lunedì 31 gennaio 2022

Federica (Teseo): la commessa con vena artistica

Federica Teseo
 

ROSETO. Io ho un problema. Cioè, ne ho tanti. Ma uno in particolare. Quando vado in un negozio dove sono gentili (per la verità a Roseto tutti) mi sento in colpa se poi non torno. Purtroppo o per fortuna, però, io uno sono (parafrasando Montalbano) e non è che posso suddividermi!!! Così per rifornirmi di pappa, per antica amicizia, vado da Sonia del Coal (e le sue ottime collaboratrici) e se mi serve qualcosa più “vicino”, vado dal Conad a due passi da casa.

Oggi, avendo tempo, ho fatto entrambe le tappe. Ed ho incontrato una signora che in quel Conad lavora, Federica Teseo. La saluto come al solito e gli faccio: come va l'altra tua attività? So, infatti, che si dedica anche a realizzare dei gioielli, delle perle, delle creazioni con il marchio “Filmatti”. “Ma come – mi dice – non hai visto l'articolo che mi ha dedicato Luca Maggitti?” Figuraccia terribile: non lo avevo visto. Chiedo scusa all'amico Luca, ma questi giorni sono un po' sommerso dai social che mi perdo qualcosa!

Rientro a casa e vedo”, prometto. Così non ho potuto far a meno di metter anch'io una noticina. Cara Federica, davvero con simpatia, se vuoi, il link dedicato inseriscilo pure tu.

domenica 30 gennaio 2022

Si, figurati se quelli si preoccupano degli albergatori!

ROSETO. Uh signur! Lasci qualche giorno e questa “ggiovane” politica rosetana ne combina di ogni. Il sindaco, Mario Nugnes, che spende qualche migliaio di parole per difendere la sua assessora, Lorena Mastrilli, quando forse gliene bastavano cinque: Sono d'accordo con lei. O magari solo tre: Lei sono io. Eppoi, polemiche social a non finire. Offese, controffese. Madonna, manco in Comune ci fosse qualcosa che, per intendersi in linguaggio giornalistico, somigliasse in sedicesimo alla bestia social del fu Salvini (a proposito, mica gli piacerebbe averla? speriamo di no). Insomma, la politica "ggiovane", mite, di derivazione ecclesiologica, in questi giorni ha dato il meglio di sé.

Al di la di tutto questo pulviscolo di parole, però, c'è un nodo: la tassa di soggiorno. Gli albergatori minacciano azioni legali a tal proposito. Ma figuriamoci se la “ggiovane" politica s'impressiona. Essa viaggia su un tappeto volante; ha la sicumera incorporata, sa quanto gliene importa dell'opposizione o dei ricorsi. Se han deciso di aumentarla la tassa l'aumentano e punto.

Il terrore, piuttosto, è un altro. È come spenderanno tutti questi soldi per il turismo. Il timore è che verranno sperperati. Ed è in tal senso, forse, che bisognerà vigilare. Sperando, ovviamente, che si possa essere smentiti. Ma, visti i presupposti politici appunto, la preoccupazione non pare escludibile.

Detto questo, serenità. E tanta camomilla. E' utile.

giovedì 27 gennaio 2022

Ma Giulio che ne pensa?


ROSETO. Ma Giulio Sottanelli, cosa pensa dell'attuale fase politica a Roseto? Quale sarà la sua strategia? 

Per ora sembra lasciare tutto il campo a Pavone, il quale non esita certo a prenderselo. A capo del variegato arcipelago di liste che reggono Nugnes ha poi lasciato si piazzasse il socialista "storico", Gianfranco Marini. Il sindaco Nugnes, inoltre, a parte questa sua invadente predilezione social e la propensione a spendere cento parole per esprimere concetti per i quali dieci (parole) basterebbero e avanzarebbero, non pare certo mostrare una guida incisiva sul versante della politica cittadina.

Cosa ne pensa, ad esempio, Giulio (Sottanelli) della tassa di soggiorno? Un tempo pare gli piacesse. La chiamava "contributo di soggiorno" o una cosa del genere. Era Pavone che non era tanto d'accordo. All'epoca, eh! All'epoca, non era d'accordo...!

mercoledì 26 gennaio 2022

Il centro rifiuti a Fonte dell'Olmo è la cosa più sbagiata che c'è, ma Pavone non ha ragione


ROSETO. Fermi tutti! Ragioniamo un attimo. Dunque afferma il Gran Capo Politico dell'amministrazione Nugnes, il coriaceo tracciatore di linea consiliare del Sindaco Civico, l'ex-sindaco Enio Pavone, che solo il Tar può fermare i lavori del centro riuso a Fonte dell'Olmo.

Alt, un momento. Il Tar non è un marziano. Il Tar, come tutti i tribunali, valuta le ragioni di chi contesta un atto (in questo caso molti cittadini della zona) e quelle di chi quell'atto difende (cioè l'allora Comune guidato dal sindaco Di Girolamo). È come una partita di calcio: l'attaccante dice “è rigore”, il difensore dice “non è fallo”. Poi l'arbitro decide. Tra l'altro, il Tar, al contrario dell'arbitro, può essere anche corretto in appello dal Consiglio di Stato.

Ebbene, gli allora consiglieri comunali Pavone, Nugnes e Marcone e l'allora mi pare sostenitrice di un comitato per il No ai lavori, oggi assessora Lorena Mastrilli, sostenevano, insieme ai cittadini, che le tesi del Comune fossero sbagliate. Addirittura le sospettavano illigittime, altrimenti non avrebbero invocato il TAR. Stando così le cose, caro Enio, non basta dire: se la veda il TAR. Dovete dirci che cosa chiedete oggi voi al Tar, quali sono le vostre “memorie” legali (come si chiamano), cioè che cosa oggi scrive l'avvocato del Comune negli atti. E, se è troppo tardi per “intervenire” (sempre in gergo) in causa, cosa scriverà il Comune nell'eventuale ricorso in appello.

Perché, vedete, se vi fosse coerenza, se la parola data da oppositori non fosse sospettabile oggi di essere stata un tanto per dire, adesso dovete incaricare il legale del Comune di sostenere in giudizio, o in appello, le tesi di chi ricorreva contro quell'atto dell'amministrazione Di Girolamo. Perché quelle tesi erano le vostre. Perché voi dicevate quello che allora dicevano i cittadini ricorrenti.

Vede caro Pavone, caro sindaco Nugnes, caro vicesindaco Marcone, gentilissima Signora Assessora Mastrilli, il tema è molto semplice. Torniamo al paragone calcistico. Voi dicevate allora che era “rigore”, che l'arbitro doveva fischiare il fallo contro il Comune. Adesso, basta dire all'avvocato del Comune di far sue, sposare quelle ragioni, ed il Tar o il Consiglio di Stato si troverà di fronte a due ricorsi concordanti, quindi forse non ci sarà nemmeno più il motivo del contendere.

Altrimenti è troppo comodo. Altrimenti avete sempre ragione voi. Come del resto pare vi piaccia assai avere: sempre e comunque ragione.


P.s.: personalmente ritenevo e ritengo che metter lì un centro del riuso sia non solo sbagliatissimo, ma addittura assurdo. Ma questo è un altro discorso.

Boh, a me sembrano notizie!

ROSETO. Mi dicono che l'assessora Lorena Mastrilli abbia fatto un'allusione nei confronti di chi scrive nell'ultimo consiglio comunale. Pare si sia risentita. Se è così, non ne capisco la ragione. Anche perché a me le politiche decisioniste piacciono. Quindi, per quanto mi riguarda, la simpatia nei confronti dell'assessora resta immutata.

Ciò detto, per chiarezza con chi legge, va però aggiunta una cosa. Allora, facciamo un'ipotesi di scuola. Se io avessi un negozio di lampadine e vendessi lampade al Comune di cui sono un'amministratore eletto (non ho negozi e non so se chi li ha vende lampade al Comune, beninteso! è solo per capirci); è probabile che la cosa si possa fare; che sia perfettamente lecita. Però, ne converrà chiunque credo, sarebbe abbastanza vistoso. Può succedere che chi scrive post pubblici, magari occupandosi un pò di cronaca, lo ritenga meritevole di un commento. Non si può scrivere? È vietato dirlo? Non lo so. Io penso che si possa dire.

Secondo esempio di scuola. Se io avessi fatto parte di una associazione; ne fossi stato socio fondatore e ne diventassi, dopo esserne uscito, rappresentate a livello politico. Se in quella associazione mantenessi amici ed ex-colleghi e poi, una volta divenuto amministratore del Comune la chiamo a collaborare per determinati servizi; bhè è capace che la circostanza, probabilmente legale, legittima fin che volete, possa essere ritenuta come una notizia. Non lo è? Lo giudicherà chi legge. Ma dov'è la norma che vieta di scrivere un fatto-notizia contenuto in un atto pubblico assunto all'unanimità da una Giunta comunale?

Ora, la gentile assessora ritiene che qui non possa dirlo? Pensa che chi lo dice merita di essere bacchettato sulle dita come le maestrine dell'ottocento usavano nei confronti degli scolaretti disubbidienti? Se è questo che pensa, faccia pure. Me ne farò una ragione. A me sembra una cosa talmente normale che mi stupirei se certe notizie non venissero date. Comunque, se Lei vuole censurarle si accodi. Cosa le debbo dire, faccia quel che vuole.

Ecco, tutto qui. E sempre con simpatia, da parte mia.

P.s.: la foto che vedete è reale. Presa proprio durante il consiglio comunale. Il video, in quel momento, era proprio così. Non sarà mica pure colpa mia?

domenica 23 gennaio 2022

I cani vestono meglio delle persone

PESCARA. E poi nel primeggiar del pomeriggio d'una limpida domenica d'inverno, ecco un salto nella città che fu del commercio leader in Abruzzo. Sul lungomare molti corrono. Altri marciano con passo atletico. Tantissimi hanno il cane da... passeggio. Gli uomini che corrono – soprattutto gli uomini – ostentano tute griffate. Tra quelli che passeggiano senza correre, invece, salta all'occhio un particolare: tanto più vestono a buon mercato loro quanto più sono eleganti i cagnolini. I cappottini, le “acconciature” del pelo dei quattrozampe battono dieci a zero in ricercatezza le felpe con cappuccio scolorato mady in Asia degli umani.

Ma che siamo ad un tornante della storia, lo noti quando... svolti, appunto, l'angolo. In quelle che erano le vie dello shopping, tra palazzine ultimo quarto '900 invecchiate male e presto, cambia totalmente la composizione sociale. Vista l'ora, pochissimi “occidentali” tra le vetrine (qualcuna abbassata). Prevalgono i duri e perentori accenti dell'Est europeo tra i giovani e qualche giovane famiglia. E tanti, tanti uomini di colore che si avvicinano ad ogni metro chiedendo “euro per café”.

Così è parte dell'Abruzzo oggi. Del tutto diverso dall'Abruzzo operaio e piccolo borghese di mezzo secolo or sono. È l'Abruzzo dove il futuro non è stato quello che si prevedeva. Dove il passaggio dalla fase industriale a quella dei servizi non è avvenuto, se non per la precarietà. Così quei pochi ragazzi che camminano ancora nelle città, spesso soli, si specchiano nello schermo blu dei cellulari sempre connessi. E magari vedi una “Lei” ed un “Lui” che ridono ognuno scambandosi i messaggi dai rispettivi cellulari.

Ripenso alla Pescara che frequentavo da ragazzo. Quando sul lungomare le “Lei” ed i “Lui” passeggiavano labbro incollato nel labbro, ad esplorare non i sentimenti, ma il piacere. Quel piacere perduto. Di un domani che non c'è.

Entro in un bar: “Avvicini il suo smartphone a quel code nello schermo che vede alla sua destra”, mi dice una giovanissima e gentilissima commessa indicandomi una specie di riquadro simile ad un ipad dal quale flash una luce. “Ok, l'ha riconosciuta, può passare”. 

Ok, posso prendere il caffé.

Ah, la foto è di repertorio: i selfie non so farli!

sabato 22 gennaio 2022

Ma le lady di ferro della Nuova Politica se la saran presa? Spero di no. Comunque, son sempre pronto ad offrire un caffé!

ROSETO. Che mondo... Che mondo... cantava Libero, un simpatico personaggio della mia infanzia che sarebbe lungo raccontarvi! Tu fai un complimento e va a finire che metton su cappello! Ed il riferimento va, ovviamente, alle lady di ferro della Nuova Politica Rosetana.

Ora, a me piace il piglio decisionista. Garba la politica afferrata con audacia imprenditoriale. Capisco pure che, approssimandosi il Natale e dovendolo organizzare, ci si è rivolti a chi si aveva di fiducia, se non altro per esserne state protagoniste prima associative e poi politiche. Però, attenzione, se vi mettete a fare i puntigli; a fornire non richieste pezze argomentative a posteriori; ad elaborare commenti firmati da autori non citati nel mio post che si formalizzano a nome di soggetti giuridici mai da me menzionati; guardate che in tal guisa siete voi che rischiate di metter dubbi che da parte mia non c'erano.

Perché scusate, è proprio dal vostro argomentare, addirittura trasbordato sulla stampa quotidiana (quale onore, per me povero piccolo osservatore senza potere!), che qualche confusione può persino addensarsi.

Dunque il Comune avrebbe affidato i fondi per il Natale a soggetto giuridico che si chiama “O... T...” (guardate, non ho fatto e non faccio nomi perché è la sostanza che interessa non i nomi), mentre in realtà se li sarebbe visti assegnati la “As... R... T...”? Si tratta di due diversi soggetti giuridici o dello stesso?

Perché scusate ancora, non son io, ma la cronaca e gli atti ufficiali che suggeriscono interpretare come questi fondi sarebbero stati assegnati ad una associazione che ha sede in “Via M..., n...”; mentre se li sarebbe visti arrivare una associazione che ha sede in “Via N... n...”, cioè due indirizzi differenti. Questo non lo dico io. Lo leggo. E, se è così, almeno qualche distrazione di troppo in quelle sedute della Giunta municipale deve esserci stata.

Ebbene, voi sembrate virarla, nelle vostre note, sul piano della regolarità. Ma chi vi ha mai detto che non è regolare il vostro agire? Ci mancherebbe altro non lo fosse. Dove lo avete letto? Non certo qui, perché oltretutto io non sono un giudice e, dico di più, della regolarità o meno mi interessa relativamente: mi preme un fatto di costume, di stile, di coscienza politica. Ed anche perché, sia detto di sfuggita, si tratta pur sempre di 18 mila euro di soldi pubblici. D'accordo: i soldi pubblici non sono di nessuno (vulgata popolare italiana) ed a nessuno interessa una mezza cicca dell'uso che se ne fa, ma è pur sempre un dato di fatto che pubblici sono, non per colpa mia.

Ah, un ultima o penultima cosa: gran parte della stampa scritta ed on-line, soltanto qualche settimana or sono – mai smentita che si sappia – riferiva con tanto di foto una connotazione delle varie realtà associative da voi citate del tutto differente da quella che due mesi dopo e per causale coincidenza di un post di complimenti, si scrive esser altra. E comunque se ne prende atto. Perché non è la formale appartenenza a questa o quella associazione il punto. Il punto è, come detto, politico.

Allora, care Signore della Nuova Politica Rosetana, se doveste esservi seccate per un complimento politico pubblicamente rivolto, me ne dispiace. Ma io non posso che rinnovarlo. Insieme ad un ossequioso saluto e un buon caffé sempre pronto ad offrire se mi è concesso.

giovedì 20 gennaio 2022

Chapeau madame et mademoiselle

ROSETO. Le due Nuove Signore della politica Rosetana, l'assessora Lorena Mastrilli e la consigliera Annalisa D'Elpidio (foto), mi fanno impazzire. In senso buono, naturalmente. Non tanto per quello che dicono. Oggi, ad esempio, ne hanno infilata una enorme. Nel difendere la tassa di soggiorno, da loro leggermente aumentata, hanno affermato: “Sta in tutto il mondo”. Peccato che in tutto il mondo c'era pure quando l'ex-sindaco, Sabatino Di Girolamo, la introdusse e loro fecero la guerra contro! Ma è proprio questa loro impersonificazione plastica della contraddizione politica che, secondo me, è il loro forte. Le fa apparire proprio come l'essenza della politica di oggi; la caratteristica principale di politiche di successo.

Che vi devo dire? Secondo me alla gente l'audacia di queste signore piace. Piace questo loro aver messo su una lista elettorale. Che ha preso una consigliera ed una assessora, appunto. Trasformare poi la lista in associazione. Quindi, dalla Giunta comunale, chiamare quella stessa associazione privata a collaborare (lo hanno addirittura scritto in un provvedimento ufficiale). Sempre dalla giunta, allora, votare un atto contenente un appalto natalizio da circa 18 mila euro in direzione dell'associazione medesima. Della quale, per restare sul filo della formalità, magari l'assessora non fa parte, ma la consigliera si ed i suoi compagni d'avventura politica probabilmente si. Beh, che vi devo dire? Che c'è di male? Piace: è la modernità; la politica d'oggi nei municipi italiani è questa. È così e basta.

Certo, per chi magari viene dai vecchi principi liberali della separazione dei poteri. Per chi ricorda i vecchi costumi della politica. Per chi ha frequentato da giovane i trattati della morale politica Degasperiana (poche sere fa su Rai-Storia è andata una vecchia intervista alla figlia dello statista trentino). Per chi è vecchio come chi scrive, insomma, questa loro spregiudicatezza politica lascia come un salame.

Ma i De Gasperi e gli Sturzo, i Nenni ed i Togliatti erano i padri della Patria. Già i figli (della patria) lasciavano a desiderare. Figuriamoci i pronipoti dei pronipoti (sempre politicamente intesi). Cosa vogliamo pretendere da queste assessore e consigliere di Roseto? Oggi è così. Si fa tutto in casa: la politica, le liste, le associazioni, qualche appalto se proprio non possiamo tirarci indietro. Tutto noi: facciamo tutto noi: tutto da soli. Bravi, setteppiù, diceva una vecchia canzone. Anche perché, detto tra noi, a quattrocchi ed una tastiera, capita ultimamente che il treno della politica passi una volta sola: meglio saltarci sopra al volo.

Auguri sinceri, care signore. Anche perché vedendo voi, ammirandone le gesta, mi rendo davvero conto di quanto nella vita io non abbia capito nulla! Chapeau in amicizia madame et mademoiselle: mille di questi... incarichi, ops, successi!

mercoledì 19 gennaio 2022

Ma quanto ci piace quella tassa!

ROSETO. Dunque, cosa c'è di meglio (ovvero di peggio) per completare una splendida mattinata di sole su un mare d'inverno meraviglioso, se non un tuffo nella cronaca della politica locale?

Allora vediamo. Le forze di maggioranza municipale si sarebbero – affermano – convocate in riunione. Onde dotarsi di una sorta di politburo che ne coordini l'avanzata verso la Roseto del domani. Una sorta di comitato-centrale che pare più folto dei grandi elettori del nuovo capo dello Stato. Ok, auguri!

Nell'intanto dovrebbe esser stato battezzato il nuovo sito internet del Comune. E questo è, proprio come il varo di una nave, un rito della politica locale italiana. Ogni volta che il palazzo cambia inquilini, proprio come le pareti di un appartamento, si rinfresca la facciata, alias la grafica del sito ufficiale. Ok, auguri anche qui!

Nel meta-verso della realtà aumentata della politica, compare allora l'annuncio di una nuova comunicazione per l'indomani mattina. Verrà illustrata alla stampa la “bellezza” della tassa di soggiorno. E qui sovvien il compianto ministro prodiano Padoa Schioppa (foto), che nel lontano 1996 si rese protagonista di un famoso “Le tasse sono belle”. Ok, sempre auguri!

Tranquilli, siamo solo a metà giornata (politica): altre notizie arriveranno.

Ah, nel frattempo, veniva da osservar che una delibera come quella del Natale affiorata ier proprio sul sito-web, fossimo ancora a prima di Padoa Schioppa, cioè a 30-35 anni or sono, avrebbe portato alle dimissioni immediate, per ragioni di stile, dell'assessora e della consigliera di riferimento. Oggi invece porterà solo ad una extra-lode per le medesime Nuove Signore della Politica Cittadina.

Che pacchia far politica ai tempi della post-politica! Auguri, godetevela tutta (tal politica) e non fate caso ai vecchi babbioni nostalgici di un tempo perduto! Anche perché da vecchi babbioni, tra parentesi, ci si gode il mare che è una favola!

domenica 16 gennaio 2022

Emendamento emendamento, per pur tanto che tu sia, riuscirai a tener botta sulla politica della listocrazia?

ROSETO. Dato che è domenica, parliamoci chiaro. O almeno proviamoci. Dunque, mettiamola così: al di là degli emendamenti, della tassa di soggiorno, eccetera, l'operazione di... “Operazione turismo”, (gioco di parole cercato), è molto chiara: aumentare un po' il balzello turistico per avere soldi in cassa da spendere per i cosiddetti “eventi”. Attirare cioè gente e quindi, in ipotesi, affari per il commercio.

Ora, ci sono alcuni fattori da tener presente. Intanto la pandemia. Un pezzo di Natale e Carnevale – che già così era stato impostato – è saltato per il noto virus. Rimane l'estate. Ma, c'è un ma. Due anni fa e l'anno scorso abbiamo avuto un fiume di turisti che uscivano dai lockdown. Non potevano viaggiare altrove. Avevano un sacco di soldi forzatamente risparmiati causa chiusure e si sono buttati qua.

Quest'anno può darsi si ripeta. Però, è il terzo anno di fila di lockdown veri o mascherati. Ci sono stati un sacco di aumenti. Le bollette sono quelle che sono. Le paghe sono basse. Avranno ancora le 50 euro a sera nelle tasche per fare gli aperitivi? Ripeto, è possibile, ed allora ok. Ma se il soldo cala, eventi o non eventi la gente girerà e spenderà di meno.

L'equazione eventi-prosperità, andrà dunque valutata sul campo. Ma è su tale scelta, che comunque chi amministra ha fatto, che andrebbe orientato il dibattito politico. Magari chiedendo alla listocrazia (ovvero partiocrazia declinata in liste) amministrante come intende finanziare il suo proposito. Tutto in tasse, cioè a spese pubbliche, oppure altro modo. E, in tal guisa, dove hanno fissato il punto di equilibrio finanziario, come hanno stimato i benefici e così via. Altrimenti la corsa agli emendamenti (che pur va bene), le polemiche sulle arroganze (che ci sono, eccome ci sono!), potrebbe scivolare come acqua su olio rispetto agli interessi concreti delle persone comuni.

Buona domenica.

giovedì 13 gennaio 2022

Emendamenti di merito. E di politica

ROSETO. La tettonica dei comunicati pian piano affiora la storia dei 1.450 emendamenti alla proposta di bilancio presentata dalla Giunta-Nugnes. L'intento nasce dal voler rendere plastica l'opposizione all'aumento della tassa di soggiorno. Si vuol infatti ripagare l'attuale maggioranza con la stessa moneta che essa riservò al medesimo argomento contro la precedente amministrazione.

La linea dura dell'opposizione è portata avanti soprattutto dai consiglieri Teresa Ginoble e Nicola Petrini da una parte e Francesco di Giuseppe (FdI) dall'altra. I quali ci sono andati giù netti sottolineando quelle che ritengono delle incoerenze soprattutto della lista di maggioranza “Operazione turismo”, a suo tempo sostenitrice di ben altra linea ad esempio sui parcheggi a pagamento, oppure del vice-sindaco Angelo Marcone, che quando era all'opposizione addirittura del principio degli emendamenti faceva motivo di vanto-social.

Ora, se la ragione politica del contenzioso c'è tutta, la materia del contendere, vale a dire la “hotel-stay-tax” c'è un po' meno. Tutto sommato il balzello riguarda i turisti, che non votano qua, e gli albergatori, che in fondo son pochi. La valenza dell'operazione è perciò tutta politica e finisce per dare un segnale molto chiaro anche dentro la minoranza consiliare. Non a caso Di Girolamo (Pd) e Ciancaione (appoggiata in fase elettorale dai 5Stelle), questi emendamenti non li hanno condivisi. La fase, politicamente parlando, potrebbe farsi dunque interessante.

venerdì 7 gennaio 2022

Come si cambia...

ROSETO. C'è una canzone di Ivano Fossati i cui primi versi suonano così: “Come si cambia...”. Gli altri versi non li ricordo. Ma, chissà perché, mi è tornata in mente nel leggere che tanti commercianti di Roseto quest'anno sembrano adorare i parcheggi a pagamento che lo scorso anno non amavano. Così come pare che molti albergatori abbiano un certo trasporto verso la tassa di soggiorno contro la quale fecero le barricate qualche anno fa. E va benissimo così, naturalmente. Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. 

Però, scusate, perché celarsi dietro questi paludati comunicati? Che c'è di male a dire: a noi di questa tal associazione di commercianti l'attuale amministrazione piace e punto? Del resto la nostra ex-presidente e la nostra ex-vice-presidente ne fan parte, che volete... Guardate, è del tutto legittimo avere simpatie politiche e parteggiare per una parte, appunto. Soltanto che sarebbe utile dirlo apertamente. Perché a quel punto la loro opinione sarebbe presa giustamente per una opinione di parte. Legittimamente di parte.

Ora, non è che le opinioni di parte, diciamo così politicamente interessate, non possano avere ragione. Può darsi benissimo che l'abbiano, ma chiarezza vorrebbe che fossero dichiarate come tali, non come terze quando magari così terze, oggettivamente, è difficile. Ciò detto, buon parcheggio (a pagamento) a tutti. Contenti loro!

martedì 4 gennaio 2022

Ma c'è un limite giornaliero ai comunicati oppure è una gara a chi ne spara di più?

ROSETO. E poi ti capita uno di quei giorni ove, se non hai di meglio da fare, la politica (locale) ti offre ottimi passatempi. Così, a due giorni dalla discesa della Befana, ecco che di prima mattina giunge un comunicato di critica sull'aumento della tassa di soggiorno. Lo firma Giuseppe Olivieri, che albergatore è. Mal gliene incolse. Verso metà giornata, dalle parti “Civiche” arriva una replica al vetriolo. Un siluro a testata mobile che, in pratica, accusa Olivieri di essere un leghista mezzo isolato che parla per rancore elettorale. Per il vero già nei giorni scorsi il consigliere di Fratelli d'Italia, Francesco Di Giuseppe, aveva sollevato il medesimo problema della tassa. Ma tant'è, qui pare che, tranne Olivieri, il resto degli albergatori (e magari è proprio vero) fanno salti di gioia per l'aumento dell'imposta di soggiorno.

Sistemato Olivieri, dalla portaerei comunicativa di Palazzo di Città si vira di prua. E si elargisce opinione gioiosa sulla istituzione del cosiddetto “Tavolo delle politiche giovanili”. In parole povere, 18 giovani scelti dalla politica consiliare, rigorosamente divisi in maggioranza e minoranza, saranno consultati dalla politica che li ha nominati circa le “politiche giovanili”. Che poi, cosa siano queste “politiche giovanili” di spettanza del Comune vallo a capire. Magari, i prescelti potrebbero provare a spiegarlo ai tanti loro coetanei che hanno scelto di fare la valigia per emigrare al nord o all'estero. E chissà, visti da quelle latitudini, come appariranno i loro compagni di gioventù che hanno conquistato il “palazzo d'inverno” comunale e da quelle stanze, da quelle poltrone, da quelle finestre ammanniscono tre o quattro volte al giorno le loro opinioni al popolo rosetano. Vabbé, magari sono contentissimi. Anzi, è probalile che ora arriverà un dispaccio che attesta l'assoluta contentezza dei ragazzi rosetani all'estero.

Comunque, sempre in giornata, ecco un altro comunicato. Questa volta arriva da Teresa Ginoble e Nicola Petrini, ovvero dall'opposizione. Si chiede come mai quest'anno, in occasione dei saldi, non si è fatto come lo scorso anno, quando furono aboliti per qualche mese i parcheggi a pagamento. Ricordano che alle massime esponenti di “Operazione turismo”, una delle sei liste di maggioranza, vale a dire le attuali assessora e consigliera Mastrilli e D'Elpidio, questa cosa dei parcheggi gratuiti piaceva. Allora piaceva, beninteso.

Insomma, per mancare due giorni alla befana non è male. Sempre che non mi sia sfuggito qualcosa e magari, mentre scrivo, ci siano state altre opinioni diramate. Ma per oggi basta così. Certo, visto da Marte, qualcuno potrebbe sospettare che a Roseto si passa più tempo a scrivere comunicati che a fare. Però, ammettiamolo, è divertente.

lunedì 3 gennaio 2022

"L'Amministrazione dei Migliori"

ROSETO. L'amministrazione dei Migliori (si passi il termine in analogia al governo nazionale) incorre in qualche critica dell'associazione albergatori “Incoming”, presieduta da Giuseppe Olivieri. Preoccupata, quest'ultima, dall'aumento della tassa di soggiorno. E vabbé, si direbbe, son lontani i tempi in cui – come l'associazione rammenta – Pavone, Nugnes e Marcone facevano addirittura ricorso al tribunale amministrativo contro la stessa tassa di soggiorno.

Del resto, cosa vuoi che sia una piccola critica, per una amministrazione che comunica in modo straordinario anche la minima manutenzione ordinaria? Bisogna fare davvero i complimenti ai Migliori. Riescono a scrivere la loro opinione all'indirizzo della stampa anche parecchie volte al giorno. Di tempo per pensare (e far sapere, e fotografare, e postare, e... eccetera eccetera) evidentemente ne hanno.

P.s.: comunque, in genere, all'inizio del mandato qualsiasi amministrazione l'aumento delle tasse se lo può permettere. Di solito viene ben tollerato dai cittadini, non solo da quelli adorantes naturaliter!

La parità di genere è fatto sociale

CHIETI. Un'interessante prospettiva sugli studi di genere è stata offerta dal filoso Lorenzo Gasbarrini durante un incontro promosso dal...