ROSETO.
Che
mondo... Che mondo... cantava Libero, un simpatico personaggio
della mia infanzia che sarebbe lungo raccontarvi! Tu fai un
complimento e va a finire che metton su cappello! Ed il riferimento
va, ovviamente, alle lady di ferro della Nuova Politica Rosetana.
Ora,
a me piace il piglio decisionista. Garba la politica afferrata con
audacia imprenditoriale. Capisco pure che, approssimandosi il Natale
e dovendolo organizzare, ci si è rivolti a chi si aveva di fiducia,
se non altro per esserne state protagoniste prima associative e poi
politiche. Però, attenzione, se vi mettete a fare i puntigli; a
fornire non richieste pezze argomentative a posteriori; ad elaborare
commenti firmati da autori non citati nel mio post che si
formalizzano a nome di soggetti giuridici mai da me menzionati;
guardate che in tal guisa siete voi che rischiate di metter dubbi che
da parte mia non c'erano.
Perché
scusate, è proprio dal vostro argomentare, addirittura trasbordato
sulla stampa quotidiana (quale onore, per me povero piccolo
osservatore senza potere!), che qualche confusione può persino
addensarsi.
Dunque
il Comune avrebbe affidato i fondi per il Natale a soggetto giuridico
che si chiama “O... T...” (guardate, non ho fatto e non faccio
nomi perché è la sostanza che interessa non i nomi), mentre in
realtà se li sarebbe visti assegnati la “As... R... T...”? Si
tratta di due diversi soggetti giuridici o dello stesso?
Perché
scusate ancora, non son io, ma la cronaca e gli atti ufficiali che
suggeriscono interpretare come questi fondi sarebbero stati assegnati
ad una associazione che ha sede in “Via M..., n...”; mentre se li
sarebbe visti arrivare una associazione che ha sede in “Via N...
n...”, cioè due indirizzi differenti. Questo non lo dico io. Lo
leggo. E, se è così, almeno qualche distrazione di troppo in quelle
sedute della Giunta municipale deve esserci stata.
Ebbene,
voi sembrate virarla, nelle vostre note, sul piano della regolarità.
Ma chi vi ha mai detto che non è regolare il vostro agire? Ci
mancherebbe altro non lo fosse. Dove lo avete letto? Non certo
qui, perché oltretutto io non sono un giudice e, dico di più,
della regolarità o meno mi interessa relativamente: mi preme un
fatto di costume, di stile, di coscienza politica. Ed anche perché,
sia detto di sfuggita, si tratta pur sempre di 18 mila euro di soldi
pubblici. D'accordo: i soldi pubblici non sono di nessuno (vulgata
popolare italiana) ed a nessuno interessa una mezza cicca dell'uso che se ne fa, ma è pur
sempre un dato di fatto che pubblici sono, non per colpa mia.
Ah,
un ultima o penultima cosa: gran parte della stampa scritta ed
on-line, soltanto qualche settimana or sono – mai smentita che si
sappia – riferiva con tanto di foto una connotazione delle varie
realtà associative da voi citate del tutto differente da quella che
due mesi dopo e per causale coincidenza di un post di complimenti,
si scrive esser altra. E comunque se ne prende atto. Perché non è
la formale appartenenza a questa o quella associazione il
punto. Il punto è, come detto, politico.
Allora,
care Signore della Nuova Politica Rosetana, se doveste esservi
seccate per un complimento politico pubblicamente rivolto, me ne
dispiace. Ma io non posso che rinnovarlo. Insieme ad un ossequioso
saluto e un buon caffé sempre pronto ad offrire se mi è
concesso.