Al di la di tutto questo pulviscolo di parole, però, c'è un nodo: la tassa di soggiorno. Gli albergatori minacciano azioni legali a tal proposito. Ma figuriamoci se la “ggiovane" politica s'impressiona. Essa viaggia su un tappeto volante; ha la sicumera incorporata, sa quanto gliene importa dell'opposizione o dei ricorsi. Se han deciso di aumentarla la tassa l'aumentano e punto.
Il terrore, piuttosto, è un altro. È come spenderanno tutti questi soldi per il turismo. Il timore è che verranno sperperati. Ed è in tal senso, forse, che bisognerà vigilare. Sperando, ovviamente, che si possa essere smentiti. Ma, visti i presupposti politici appunto, la preoccupazione non pare escludibile.
Detto questo, serenità. E tanta camomilla. E' utile.
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