domenica 29 settembre 2024

Tranquilli, Enio non rompe, caso mai raddoppia!

ROSETO. Dunque, Pavone sarebbe in dissenso con il resto della maggioranza? A sostenerlo è Fratelli d'Italia di Roseto. Ma in realtà “Enio” non dissente per nulla: sfriziona solo un po' per evitare che Nugnes (e di rincalzo l'avvocato Gabriella) gli scivolino troppo a sinistra, dove peraltro starebbero benissimo. E sul Borsacchio, ma ancor più sui cervi, qualche rischio (dal punto di vista di Enio) c'è stato.

Ma tranquilli, non succede nulla. La società politica di fatto Enio(Pavone)-Giulio(Sottanelli)-Mario(Nugnes) per ora non corre rischi, pena lo scioglimento per causa internibus, evento raro in politica. Del resto non è che l'opposizione sia così temibile da porre loro qualche preoccupazione.

Le due opposizioni di sinistra, quella del Pd e quella Cinque-Stelle-Ciancaione, in concreto, si elidono a vicenda. Il Pd rosetano, infatti, è sempre stato un partito di centro ultra-moderato e quell'elettorato lì, tolto lo zoccolo duro di simbolo, lo ha conquistato Nugnes irreversibilmente. A sinistra, l'attivismo della consigliera Ciancaione blocca in sostanza qualsiasi sviluppo in quella direzione del Pd, che pur con la segreteria Schlein potrebbe tentare, ma qui non riuscirà nemmeno se Elly scendesse personalmente. 

A centro, c'è l'opposizione di “Si.Amo-Roseto”, che si è ritagliata il ruolo di duro controllore della legittimità degli atti e dei regolamenti, che svolge con competenza e caparbietà. Ci rimettono anche dei soldi personali per i ricorsi. Un lavoro immane, ma ovvio che solo non basta.

A destra, abbiamo due opposizioni, quella di Fratelli d'Italia, molto dipendente dal bravo consigliere Francesco di Giuseppe (quando manca si avverte), ma anche con tutti i limiti di un'opposizione di un partito di destra che a Roseto arriva dove può arrivare; eppoi c'è Alessandro Recchiuti e William di Marco con il loro polo di centro-destra-moderato, che finora incide fino a un certo punto. 

Quindi il panorama è tuttora iper-favorevole alla minoranza-relativa Nugnes-Pavone-Sottanelli, la quale, nella situazione data, con un potenziale di 4 mila voti in cascina, non solo ha il secondo mandato in tasca, ma nella realtà vera fa ciò vuole. Soprattutto in urbanistica. 

Questo è. Per il momento!

sabato 28 settembre 2024

"Bisognerebbe raddoppiare i posti disponibili"


GIULIANOVA. E' giunta alla settima edizione Giulia in Rosa, manifestazione organizzata dalla Commissione pari opportunità del comune di Giulianova, dall'amministrazione comunale stessa con il patrocinio della Asl di Teramo.

Appuntamento, quello di quest'anno, dedicato alle malattie renali, spesso subdole e assai più diffuse di quanto si possa immaginare. Così, al Kursal del lido giuliese, si affronta l'argomento della malattia, ad un tempo terribile e connaturato con la nostra stessa vita. 

Gli onori di casa li porta l'assessora Lidia Albani, mentre il dito sulla piaga lo mette subito il dottor Valerio Profeta, dirigente dipartimento Asl. Che parla apertamente di una incurabile carenza di posti letto e personale sanitario in nefrologia. Ne occorrono il doppio di quelli che abbiamo, dice il rappresentante Asl, ma non si riescono a trovare specialisti disponibili.

Eppure, più si andrà avanti e più sarà impellente il bisogno di cure, anche ospedaliere. Le malattie renali sono infatti legate all'età e ad altre patologie molto diffuse, quali il diabete, ad esempio. Di qui l'importanza della prevenzione, che può cominciare, attraverso piccoli esami, anche in farmacia, come osserva la dottoressa Fiammetta Ielo, titolare dell'omonima farmacia di Giulianova Lido, sponsor sia del convegno sia della “passeggiata non agonistica” che completano il simposio.

La parte più propriamente tecnica, ovvero medica, è invece trattata dallo staff nefrologico dell'ospedale giuliese, coordinato dalla dottoressa Lorella Stacchiotti. Staff della cui professionalità (ed umanità, aggiungerei) posso testimoniare personalmente, purtroppo per esperienza personale e familiare. 

Davvero meriterebbe ben maggiore considerazione in tutti i sensi quest'ottimo reparto, a cominciare dalle risorse, senz'ombra di dubbio.

Società in... sicurezza!

Siamo malati di ipersicurezza.

Distruggiamo le strade con rotatorie ogni metro anche per dare la precedenza a traverse dove esce un trattore ogni trent'anni.

Blocchiamo le autostrade con cantieri perenni in nome della sicurezza.

Per sicurezza chiudiamo il traforo del Gran Sasso e piantiamo una decina di semafori sulla vecchia statale presunta alternativa.

Facciamo leggi contro gli scioperi politici, mentre bande di ragazzini imperversano impunemente per le città a spaccare teste alla come capota e orde di cosiddetti tifosi sequestrano bellamente stadi e le strade vicine.

Insomma, come se ti dicessero statti a casa e non uscire che è meglio.

Così, quasi sicuramente, muori di fame. In sicurezza!

martedì 24 settembre 2024

Torna la "Settimana della Fratellanza", nel mondo che cambia


ROSETO. Appuntamento al palazzo del Mare di Roseto, il 26 e 27 settembre, per la 23° edizione della "Settimana della Fratellanza".

La manifestazione, nata nel 2002 all'indomani dell'attentato alle Torri Gemelle di New York, è come sempre organizzata dalla "Cerchi Concentrici" di William di Marco.

In particolare, vi saranno due giornate di studio aperte soprattutto agli studenti dei licei "Saffo" e "Moretti" di Roseto, incentrate sull'attualissimo tema delle guerre. Non a caso, la presentazione alla stampa è avvenuta nell'Istituto "Moretti", alla presenza della dirigente, professoressa Daniela Maranella e della vice-dirigente del "Saffo", professoressa Antonia Torrieri.

"Nel mondo sono in corso 57 conflitti", ha detto William Di Marco; mentre tutti noi - ha aggiunto la professoressa Maranella - eravamo "convinti di vivere in un epoca di pace". Per cui i ragazzi - una cui delegazione era presente all'incontro con la stampa - devono capire che "la pace parte dalle persone e si estende alle società", ha osservato la professoressa Torrieri.

Insomma, un momento per riflettere sui temi, piuttosto che subirli solamente. Anche in chiave formativa, rivolta appunto all'età giovanile.

venerdì 20 settembre 2024

Mo' ci volevano quelli di una volta

ROSETO. Fossimo noi (noi contemporanei, diciamo) avvenuti nel tardo seicento (secolo XVII°); nell'epoca del barocco stramazzante a rococò, un danno simil quello della lanterna sulla cupola di Montepagano, lo avremmo risolto sul fare di 5-6 albe.

Avremmo infatti trapeziato sù un trabatello; mandato un messo-civico da qualche mastro-muratore e questi, convocato un manovale, nel sorgere del sole di una cinquina di giornate, murando dall'interno, avrebbe rattoppato il foro che manco i punti del rattoppo si sarebbero avveduti. Costo stimato: scudi tremila larghi del seicento, più o meno tremila euro paragonati all'oggi.

Ma noi siamo di lunga lena evoluti da quel dì. Per cui, va a finire, prima puntelleremo che pure la torre di Pisa ne avrebbe strapiombo risparmiato; poi “intercetteremo”, con l'aiuto di caccia a guida laser, i famosi pingui finanziamenti, magari facendoci indirizzare da capaci consulenze all'uopo designate; quindi progetteremo i lavori di restauro con sette-otto mani di disegno e almeno quarantacinque validazioni burocratiche; allora appalteremo due o tre lotti buoni e, passati una trentina d'anni, riavremo la lanterna con spesa che gli antichi avrebbero costruito tutta la chiesa con avanzo di denaro.

Così va il mondo oggidì. E naturalmente ad ogni passaggio, innalzeremo un monumento comunicativo al politico di turno che si è incontrato ad intercettare, progettare, appaltare, eccetera. Per cui alla fine avremo più monumenti comuncativi ai politici di turno che lanterne ad occhio sulla cupola. In compenso, però, saremo assai propensi ai complimenti versus noi medesimi!

sabato 14 settembre 2024

Più che un piano, sembra l'opera buffa!

ROSETO. Ha raccontato il sindaco, Mario Nugnes, in consiglio comunale che in estate, trovandosi ospite d'un cocktail sullo scoglio, ha apprezzato che il cosiddetto “muro a mare”, cioè i palazzoni sul litorale, c'erano già prima della sua Ascesa al Soglio Municipale. Cosicché lui, per non sfigurare, sta facendo aggiungere i pezzi mancanti onde chiudere a nastro i buchi dai quali traspare ancora qualche timido spicchio di panorama, evidentemente sgradito. Ovvio che questa seconda frase non l'ha pronunciata lui: l'hanno aggiunta queste righe per deduzione logica e comprensione giornalistica.

Insomma, ricorda un po' la musica di Mozart nel “Così fan tutti”, libretto di Lorenzo da Ponte. Ove un'abile commis dell'epoca, un po' per noia un po' per politica, accetta di celebrare un matrimonio finto camuffata da notaio. Viene scoperta, ma smentisce clamorosamente, dicendo che si era solo mascherata per un ballo e gorgheggia: “Una furba che m'agguagli, dove mai si troverà?

Ecco, nella politica urbanistica del dottor Nugnes e del ragionier Pavone, con la supervisione benevola dell'onorevole Sottanelli della "Azione" di Calenda, c'è molto di Despina, cioè di una città sipario. Del resto se traguardo la Roseto-2050 immagino non solo la spiaggia tutta costruita a scotch sul lato di quella che un tempo era la passeggiata-a-mare e che già adesso è la passeggiata-a-lido, ma anche una bella fila di palazzine tra Roseto nord e Cologna sud sul lato della vecchia statale che un dì attraversava quella che chiamavano riserva del Borsacchio. 

Ma non si preoccupino le suscettibili guardiane del Borsacchio: io non vi sarò ad agitare la loro ira funesta, data la veneranda età già da pezza per l'epoca avrò restituito la delega al sovrastante Cielo. Così, magari, sulla spiaggia riservata potran sorgere accondiscendenti lidi-diveramente-ambientalistici con buona pace di tutti i social-influencer de noantri.

Buon week-end!

martedì 10 settembre 2024

La tartaruga e la comunicazione

ROSETO. Vi sono due piani paralleli nella vicenda delle tartarughe, per il secondo anno consecutivo sulla spiaggia del Borsacchio per la nidificazione.

Il primo è di tipo naturalistico, ed interessa etologi e studiosi della materia.

Il secondo è di genere comunicazionale, ovvero il trattare il fatto come un "evento" e quindi promuoverlo con gli strumenti pubblicitari tipici degli eventi appunto.

Se il primo è un piano che non avrebbe nemmeno bisogno della divulgazione della notizia, in quanto d'interesse puramente settoriale, il secondo è tutto e solo comunicazione, perché tende ad esaltare la natura anche turistica, quindi in piena logica capitalistica, dell'area.

Se il primo è argomento di studio il secondo è fenomeno tipicamente politico, con tutte le conseguenze sul protagonismo assoluto degli attori principali e secondari della vicenda, sia sul versante ambientalistico sia su quello propriamente di parte politica. E qui di protagonismo ce n'è davvero tanto.

Inutile dire allora che il secondo aspetto sia ampiamente prevalente nella storia. Anzi, direi l'unico in buona sostanza. Con buona pace dell'inconsapevole tartaruga, è chiaro!

sabato 7 settembre 2024

Chapeau, ci san fare veramente. In politica

Nel mezzo di una special riunione ufficiale che dà il via libera preliminare ad ulteriori e pesantissime operazioni urbanistiche, ecco che riemerge dalle famose prese di posizioni di circa dieci mesi fa la proposta più irrealistica possibile, sul piano concreto della politica, sulla Riserva del Borsacchio: ovvero la rivogliamo indietro, com'era e dov'era. 

In attesa di una risposta regionale che già si sa qual sia, la trovata ha il suo abilissimo "perché" proprio sul terreno della politica municipale. Vale a dire serve a "coprire" a sinistra e, soprattutto, dalle parti dei molto social-influencer gruppi ambientalisti, una politica amministrativa che più cementificatrice mai s'era vista sul Lido delle Rose.

Chapeau, dunque. Anche alla presidente super-partes che finalmente ieri è proprio apparsa come "partes-super", rappresentando direttamente e senza infingimenti la "Azione" per la quale "è" politica militante. 

Naturalmente, il sistema informativo c'è cascato in pieno ed invece delle lottizzazioni ha parlato del Borsacchio. Come facilmente prevedibile, peraltro. Di nuovo chapeau!

Liliana e la solidarietà (con qualche riflessione natalizia)

Liliana di Tecco ROSETO. A Roseto i poveri esistono. Nonostante il benessere medio della cittadina. E malgrado la narrazione ufficiale, che ...