Teresa Ginoble |
Ma i sindaci italiani, nel loro assolutismo di fatto costituzionale, hanno pensato bene di vanificare, nei fatti appunto, quello spirito del 1993. E come lo hanno fatto? Con un grimaldello semplicissimo e legittimo: le deleghe ai consiglieri comunali. Beninteso, sono appena formali, perché essi delegati non possono deliberare atti che tocchino i cittadini nella sostanza. Rischiano pur tuttavia così di passare per controllori e controllati (e qui si cita il “TAR-Toscana 1284/2004: “Inammissibile confusione in capo ai medesimi soggetti del ruolo di controllore e controllato....”).
Ma non sottilizziamo su tali quisquilie. A Roseto, infatti, il sindaco “civico-azionista”, Mario Nugnes, ha portato all'acme il meccanismo, investendo di delega ben otto consiglieri su dieci della sua maggioranza. Potrebbe sembrare un atto di partecipazione, ma visto in controluce denota forse una non-forza (notate la finezza politichese: non-forza) politica. Non è che il sindaco teme eventuali esplosioni di protagonismo da parte dei suoi e tenta così, con questi incarichi come se piovesse, di incanalare l'eventualità lungo rii irrigui che non bagnino troppo i suoi campi di coltura politica?
Come che sia, che qualche scricchiolio viaggi sottopelle nella maggioranza è convinta la consigliera Teresa Ginoble. La quale, dall'opposizione, ha prima tirato fuori la mezza marcindietro sulla commissione urbanistica, che tocca politicamente il Grande Elettore Nugnesiano, alias Pavone Enio ed oggi, con altro comunicato, ha rimarcato che anche sulla commissione pari opportunità c'è qualche ritiro di troppo. Piacevole sorpresa, finora, questa di Teresa Ginoble. Che fosse combattiva era noto, se ora ha deciso anche di fare l'opposizione come si deve... beh ragazzi, forse ci divertiremo. Teresa conosce Roseto ed i rosetani meglio di chiunque altro. Se fa davvero, sarà un osso duro per deleganti o delegati che dir si voglia!