lunedì 17 giugno 2024

Anche la “gentilezza” diventa di parte

ROSETO. Ho sentito dire che nel fine settimana a Roseto si terrà un festival denominato “della gentilezza”. Pare si tratti di spettacoli teatrali, aperitivi a tema, meditazioni, iniziative varie. Naturalmente auguri. Tutto ciò che attiene al sentimento umano della gentilezza è ben accetto. Tuttavia non è solo questo. Perché alla cosa si è data una veste politica ed istituzionale, addirittura istituendo un assessorato alla Gentilezza. Ma, se diventa una cosa della politica amministrativa, allora anche la gentilezza diventa di parte.

Non si può non osservare quindi che, proprio sul piano politico, l'obiettivo non è stato finora raggiunto, malgrado i due anni dall'istituzione di detto assessorato.

Non si è raggiunto nella dialettica in consiglio comunale, dove proprio dagli scranni della maggioranza e da quello della presidenza si è usata più l'ascia che il fioretto.

Non si è raggiunto sul piano della correttezza della comunicazione giornalistica, dove se un giornalista viene loro antipatico non è invitato alle conferenze stampa ed è depennato dagli invii dei comunicati.

Non si è raggiunto nelle continue polemiche politiche stile “chi è con noi” e “chi non è con noi”, con tutti gli onori per i primi e tutto il disprezzo per i secondi.

Non si è raggiunto nella politica urbanistica, così poco gentile nei confronti del territorio, che presto potrebbe finire sotto le fondazioni dei palazzi dove oggi, e da sempre, insistono pregiate aree verdi, mentre il lungomare già freme per i condomini di estremo lusso per niente gentili con il panorama.

Si spera che il festival renda davvero gentile la politica rosetana, in particolare nella parte che ha in mano le sorti amministrative della città. Altrimenti non si potrebbe che constatare come, mentre si predica gentilezza si pratica grandigia.

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