mercoledì 13 marzo 2024

"Hanno vinto tutti" (e Pavone in Regione sarà una sorpresa)

Sarà un "tutti" un pò temerario?

ROSETO. E' scattato con qualche ora di ritardo, a questo giro elettorale, il classico: hanno vinto tutti! Con una piccola variante talvolta: minimizzare molto la sconfitta e glorificare il proprio risultato individuale.

Ma lui non era nel partito?
Così, se il Pd esalta la propria buona performance abruzzese, a Roseto Simone Aloisi, eterno giovane piddino, prova a mettere qualche puntino sulle “i” (e dài Simone, se devi farla questa battaglia nel partito vai: se non ora quando?)

Dalle parti 5Stelle rosetane, invece, spunta a sorpresa la parola “compagni”. E chissà la vedesse Beppe Grillo, con quel che diceva al povero compagno Bersani! Ma ai tempi di Beppe erano al 24 per cento ed ora, con i compagni, al 7 (per cento). Vabbé, dobbiamo consolidarci, dicono!

Non si sono molto consolidate, invece, le 30 mila firme per la Riserva Borsacchio. Anzi, l'effetto diciamo “internazionale” della Riserva è stato così ampio che uno dei suoi “tagliatori” notturni è stato trionfalmente rieletto, mentre tutti e tre sommati i consiglieri autori del taglio hanno preso a Roseto (a Roseto, pensate bene) qualcosa come 408 voti. E ciò, malgrado i Verdi storici rosetani (ed anche qualche “rosso”) piuttosto che appoggiare Bonelli, hanno scelto i Cinque Stelle, indebolendo l'uno senza apprezzabile rinforzo dell'altro. Insomma, un capolavoro... politico!

compagni 5Stelle?

Discorso diverso merita “Azione”, o meglio “Pavone in Regione”. Loro si, hanno perso, ma hanno anche vinto. Intanto con duemila voti circa in città, controllano interamente il Comune, hanno un consigliere in provincia ed ora anche in Regione più un deputato che è anche segretario regionale del partito. E ditemi se è poco! Poi, in realtà, loro hanno perso solo la possibilità di avere un assessorato regionale, scontata in caso di vittoria di D'Amico.

Ma siccome con enorme fortuna elettorale, “Pavone in Regione” l'hanno piazzato, ora il discorso per loro è tutto aperto. Pavone è uomo concreto. Ha promesso ai suoi elettori “cose” reali: fondi, finanziamenti, sovvenzioni, lavori pubblici. E questo i suoi elettori si aspettano da lui. Può farlo solo avvicinandosi molto a Marsilio ed alla maggioranza della destra. Del resto lui con Marsilio ha un vecchio filling politico: hanno le stesse idee. Forse Pavone, culturalmente, è molto più a destra di Marsilio; però, insomma, lì non è escluso possa scoppiare la vecchia... fiamma!

C'è un solo problema per Enio. E si chiama Paolo Gatti, il supervotato, anche a Roseto, consigliere-assessore di Fratelli d'Italia. Se Paolo Gatti deciderà di occuparsi in prima persona di Roseto; se considererà il Lido delle Rose come sua seconda patria (ve ne sono i requisiti) e vorrà rispondere lui in prima persona alle istanze che vengono dalla società rosetana, allora a Pavone non gli farà toccare palla. Altrimenti, Enio giocherà la sua partita. Ma se Paolo Gatti vorrà occuparsi o meno di Roseto lo sa solo Paolo Gatti. E certo non verrà a dirlo qui sopra.

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