domenica 28 gennaio 2024

Riusciranno a sfilare qualche piuma dalla livrea del... Pavone?

Recchiuti e Vannucci
ROSETO. Zitto zitto, piano piano, senza dar troppo a vedere, Alessandro Recchiuti ha piazzato il colpo. L'ex-assessore comunale ed ex-vice-presidente provinciale, l'avvocato Recchiuti cioè, con la sua “Azione politica”, piccola formazione centrista facente capo a Gianluca Zelli, ha provato a colmare un vuoto politico. Vale a dire offrire agli elettori di centro-destra del tratto costiero rosetano e non solo, un nome locale alternativo, individuato in Mirco Vannucci, già assessore comunale ai tempi di Pavone, all'epoca sindaco del centro-destra.

La destra abruzzese di Marsilio infatti, con tattica inspiegabile, dopo aver “corteggiato” per due anni Pavone e Sottanelli, ha lasciato proprio alla “Azione” di quest'ultimi due un sostanziale campo libero una volta che loro hanno scelto D'Amico ed il centro-sinistra per... amici! Abile dunque il tentativo dell'altra “Azione”, quella appunto di Zelli, di inserirsi. Tentativo propiziato da Alessandro Recchiuti, che da parte sua poteva essere benissimo (e non lo è stato per colpe non proprie) uno sfidante temibile di Mario Nugnes alle comunali di due anni fa.

La cosa allora assume sfumature sia nell'ambito delle elezioni regionali sia nel panorama della politica rosetana, dove non è lontano il rischio “Giulianova” alla rovescia, ovvero una mancanza reale di alternativa al Pavone-Sottanelli-Nugnes,

Con la candidatura di Mirco Vannucci, quindi, si cerca di increspare il gioco di Pavone e Sottanelli di pescare nel vuoto lasciato della destra a Roseto. In pratica, lo sforzo è impedire a Pavone di andare presso gli elettori di destra e dire: vota a me che in fondo sono di destra anche se in questo giro corro insieme anche ai Cinque Stelle e la sinistra radicale che ho sempre trattato malissimo, come sapete.

Pavone, infatti, continua a ragionare davvero come un ferreo uomo di destra. Pensate che ieri in consiglio comunale è arrivato a dire che le aspettative edilizie accampate sulla (ex)riserva Borsacchio nel 2005 erano perfettamente legittime e che per lui al centro di tutta la politica dev'esserci l'impresa. Come voler affermare con un colpo solo a destra che la Riserva la sistemerà lui se eletto in Regione (una consigliera del suo schieramento lo ha candidamente dichiarato) ed a sinistra che la riserva la salverà lui sempre se lo votano. E siccome il sindaco Nugnes, di fatto, politicamente sta a guardare, Pavone fa e disfa la sua... ruota come meglio vuole.

Ecco, Alessandro Recchiuti questo gioco lo ha capito ed ha risposto. Di quanta forza sarà questa risposta è tutto da vedere. Di certo, Marsilio e Fratelli d'Italia (Fratelli d'Italia non di Roseto, beninteso), nemmeno lo avevano capito. 

Come dire, la fase si fa interessante.

2 commenti:

  1. Ragionamento sottile, acuto, fondato su "azioni" le cui motivazioni e finaità vengono lucidamente "smascherate"

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  2. Ragionamento sottile, che pone l'accento su "azioni" le cui motivazioni e finalità vengono lucidamente "smascherate"

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