venerdì 5 gennaio 2024

Riserva Borsacchio: non firmo la petizione Borgatti

ROSETO. Al netto di quelli che saranno gli sviluppi europei o nazionali (annunciate interrogazioni in tal senso) od anche regionali, a sommesso parere di queste righe, la politica rosetana avrebbe dovuto fare alcune cose che invece finora non ha compiuto.

Ma andiamo per ordine.

Primo, il Comune avrebbbe dovuto sancire, penna su carta, la volontà di imporre vincoli urbanistici di carattere prudenziale di salvaguardia per l'area. Il sindaco, Mario Nugnes, cioè, avrebbe dovuto riunire all'istante la Giunta civica e deliberare, formalmente, un indirizzo agli uffici di preparare atti di tutela urbanistica. E questo, che io sappia, non è ancora avvenuto. Per paradosso, a tale approccio sembra più vicino Francesco di Giuseppe, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, che altre forze politiche.

Secondo, sul possibile ricorso per le vie legali. Non ho ancora capito chi sarebbe la “persona giuridica” legittimata a farlo, se lo farà, con che termini ed in quali tempi. Sul punto, il Comune dice solo: vedremo.

Terzo, il Comune avrebbe dovuto esprimere formalmente una posizione politica. Si è detto lo si farà con una seduta aperta del Consiglio. Ma questa modalità ha senso solo se c'è una posizione comune a tutte le forze politiche cittadine che dunque si rivolge all'esterno. Ma qui si è cominciato a litigare persino sulla data della seduta. Probabile la stessa si risolva con la maggioranza che attacca l'opposizione e viceversa. Con una mezza dozzina di soluzioni avanzate dalla maggioranza, che poi si ridurranno ad una essendo, appunto, maggioranza, e sei posizioni diverse proposte dall'opposizione che poi rimarranno sei perché è... l'opposizione. Inoltre, ognuno dirà che la soluzione propria e meglio di quella dell'altro e non si arriverà a nulla. Tanto più che il sindaco Nugnes, che ben avrebbe potuto intestarsi questa battaglia politica, finora pare non ne abbia alcuna voglia.

Capitolo Lega. Altro argomento. Tra le firmatarie dell'emendamento “notturno” soppressivo della Riserva, compaiono anche due consigliere regionali della Lega: Simona Cardinali, di Mosciano S.Angelo e Federica Rompicapo, di Atri. Non sono per niente delle sconosciute, come una frettolosa analisi ha raccontato a Roseto. Operano nel territorio prossimo a Roseto e, nel caso di Simona Cardinali, si è anche candidata al consiglio comunale rosetano nel 2021 in appoggio al candidato sindaco William Di Marco. Loro meritano rispetto. Ma se la Lega, legittimamente, avesse voluto intestarsi una battaglia politica contro la Riserva, come sarebbe nel suo diritto, avrebbe dovuto farlo a viso aperto, proponendo una norma specifica e sottoponendola al confronto. Farlo di notte, all'improvviso, non va bene: è bruttissimo, per la politica ed anche per le due consigliere, se permettono. Quindi, se vogliono condurre una posizione contro la Riserva benissimo, ma quello che hanno fatto è, ripeto, bruttissimo.

Capitolo Borgatti (Marco). Marco Borgatti e le sue Guide del Borsacchio hanno annunciato per domani, 6 gennaio, una raccolta di firme in piazza a Roseto sotto una petizione pro-Riserva. Personalmente, come cittadino singolo e portavoce solo di mé stesso, non andrò a firmare. Per un motivo semplice. Penso che la Riserva debba essere di tutti (e di nessuno). Qualsiasi imprimatur politico su di essa o soltanto la percezione che possa darsi un qualche diritto di prelazione-politica su quell'area, a mio avviso, è controproducente per la causa della Riserva stessa. Rispetto molto il lavoro di Marco Borgatti, ma non lo condivido.

Questo è il mio pensiero. Per ora.

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