Ebbene, queste piccole associazioni senza scopo di lucro, più che altro frutto di tanta passione, forniscono comunque un pò di lavoro, talvolta solo una semplice integrazione al reddito della famiglia. Alcune sono alla canna del gas. Non hanno avuto nemmeno le famose “600 euro” del precedente lockdown appunto per la mancanza della partita IVA. Eppure, se hanno una stanza, una sede per lavorare, devono pagare il fitto e/o l'IMU, salata anche nei loro confronti, versare la tassa sui rifiuti, le bollette elettriche che non aspettano, eccetera.
Ed a fronte di tutto questo, non hanno visto praticamente niente. Non credo che tutto ciò spenga la loro passione artistica, ma certo svuota il loro portafoglio già non florido. E con la passione, senza riconoscimenti concreti, purtroppo non si mangia.
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