Che poi, ammettiamolo, questo del click-bici è anche un diversivo simpatico. Vuoi mettere stare tutto il giorno davanti alla Tv a sentir parlare gli esperti della “peste”, che nemmeno sanguinosi attentati a Nizza prima a Vienna dopo riescono a spodestare dallo schermo? Per non dire di una rapina con presa d'ostaggi stamattina a Milano e qualche medico errante che, oltre la peste, prova a dire che ogni giorno in Italia muoiono anche 600 persone di attacchi di cuore e 500 di cancro senza far rumore perché non contagiosi. Metteteci poi che oggi si vota negli Stati Uniti, ma di questo ci sarà modo di riparlarne.
Ben vengano allora i click-bici. E guai a chi non capisce l'importanza della mobilità elettrica, quella da ultimo miglio, da 4-6 chilometri in centro-città. Forma ecologicamente-corretta del vivere conforme. Perché il nuovo conformismo instà nel vedere il mondo popolato di orsi, lupi e cinghiali e magari anche qualche pecora purché non sia l'uomo: inquilino inquinante che è giusto che paghi per i suoi misfatti ambientali. E chissà poi quelli del Seicento che peccati ambientali avevano compiuto, visto che la peste decimava anche allora.
Ebbene oggi, in personale dispetto a tal mondo eco-conformista, sono andato, rigorosamente in auto (purtroppo a gpl, essendo il mio più grande rimpianto non avere più un diesel) a comperar piatti e bicchieri di pura plastica. Li ho scelti accuratamente del genere meno eco-compatibile reperibile ancora sugli scaffali dei più consumistici discount. Ma non lo facciamo sapere agli eco-conformisti: tendono facilmente al dux, in senso tecnico beninteso.
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