sabato 9 novembre 2024

Frollini della settimana (cronaca friabile, data di scadenza: ieri)

ROSETO. "...Sarebbe come se io prestassi la mia macchina ad un altro perché ci va in giro lui e gli pagassi pure la benzina..."

40 foto per il 4 Novembre. Quanto contano le celebrazioni del 4 Novembre nella fabbricazione del consenso di sindaci e amministratori locali? Bisognerebbe chiederlo agli esperti di sondaggi. Ma la sensazione è che valgono molto più di quel che appaia. Almeno in determinate nicchie d'influenza.

De Annuntis c'è. La trigonometria, ovvero la matematica che studia i rapporti tra gli angoli, si applica anche in politica? Forse si. Così abbiamo l'assessore regionale Umberto de Annuntis (Fratelli d'Italia) che non sfugge quasi mai ai pubblici riconoscimenti degli amministratori rosetani di “Azione” (per la verità soprattutto del pro-sindaco, Angelo Marcone, che è l'unico che di “Azione” non è), a causa delle sue supposte benemerenze amministrative circa milioneuri finanziamenti per porti, scogliere e quant'altro: tutto delegato alla gestione appaltante municipale. Come dire, v'è anche un Fratelli d'Italia in Regione che non punta affatto angoli in direzione lido delle Rose.

Semafori spenti e risolini istituzionali. Intanto si è registrata una strana storia sui semafori. Quando Teresa Ginoble (Si.Amo-Roseto) chiese chiarezza in consiglio comunale, sindaco e presidente d'Aula non trattennero sprezzanti risolini. Poi, nel ponte di Ognissanti il semaforo di S.Lucia è rimasto spento malgrado abbia l'occhio-spia, mentre quelli di Voltarrosto già erano storicamente fuori servizio. Ma come, in questo caso non v'è pericolo? Solo l'incrocio di Cologna Spiaggia è pericoloso? Effettivamente farebbe sorridere, ma possibilmente non dagli scranni più alti dell'Aula consiliare nell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali.

Regolamento e dintorni. Ma se dici (ed in parte è vero) che alla gente del regolamento delle sedute consiliari non importa nulla, allora perché quando l'atto è portato in causa chiami un principe del Foro teramano, con relative spese a carico di quel popolo che non gli importa niente? Se hai fiducia nei tuoi uffici (e nella circostanza un peso enorme hanno avuto i pareri della segreteria generale) vai avanti con l'avvocatura municipale e non temere di perdere. O no?

Teramo-Mare. Gli ambientalisti temono invece che, in caso di piena, il Tordino inghiotta il progettato ultimo tratto della Teramo-Mare. Perciò dicono no alla sua costruzione. Anche l'onorevole Sottanelli (e con lui tutta l'amministrazione civica) dice no. Ma lui, più concretamente, teme che la strada inghiotta i terreni agricoli di pregio di molti suoi elettori. Ed oltretutto, se per aspettare che la strada venga travolta dalla piena bisogna aspettare, appunto, la malaugurata ipotesi, per metter-sotto gli orti colognesi bastano i cingoli delle ruspe. Da scongiurare ad ogni costo, secondo i rappresentati del partito del fare!

Palasport: prima aggiustiamo poi privatizziamo. Nel 2017 lo volevano privatizzare. Nel 2022 ci hanno ripensato. Nel frattempo è rimasta in piedi una consulenza (affidata al dottor Roberto Zitti), la quale dice, nella sostanza, che puoi privatizzare, ma al privato al quale lo concedi devi dare anche un contributo pubblico di 23 mila 500 euro l'anno se no non conviene. Tuttavia, visto che nel frattempo la Regione guidata da Marco Marsilio ha mandato 2 milioni di euro per aggiustare la struttura, intanto il palasport lo teniamo noi (noi-Comune) e dopo, una volta rimesso a nuovo, vediamo.

Ma sì! sperando che dopo, quando daremo in concessione, non diamo al privato pure i soldi per gestirlo. Perché se no sarebbe come se io prestassi la mia macchina ad un altro perché ci va in giro lui e gli pago pure la benzina!

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