venerdì 5 aprile 2024

In Giappone si sarebbero scusati, a Cologna si sono complimentati!

ROSETO. A soli 15 anni dalla decisione di costruirla, è stata inaugurata la palestra di Cologna Spiaggia. Si immagina con consueti squilli di tromba e rulli di tamburi.

Breve excursus. Tra il 2011 ed il 2016, di questa modesta costruzione, si è parlato solo per stabilire se farla un po' più in qua o un po' più in là. E se non era per Alessandro Recchiuti, allora assessore, nemmeno il posto si trovava. “Casa civica” di allora, infatti, la voleva dove adesso c'è la piazza. Solo che di quei ritardi non si può parlare perché all'epoca il capo dell'amministrazione era un certo Enio Pavone, che non è che aveva fatto anche cose buone, ma solo ed esclusivamente cose buone. Quindi nessun ritardo: solo cinque anni persi!

Dal 2016 al 2021, in effetti, si può dar addosso. Perché il sindaco, Sabatino di Girolamo, non solo è un bersaglio politico comodo, in quanto nemmeno si difende, ma soprattutto ha un partito (il Pd) che in pratica non è più pervenuto da tempo sulla scena politica. Eppure fu proprio nel 2019, cioè con Sabatino sindaco, che venne iniziata la costruzione della palestra, che due anni dopo, nel 2021 era praticamente finita nella parte fondamentale, nel cosiddetto “grezzo” della struttura.

Si doveva quindi solo completare allorché sono arrivati il sindaco Nugnes, il suo vice Marcone e di nuovo Pavone. Per le rifiniture, diciamo così, hanno impiegato due anni e mezzo. Ma nemmeno qui si può parlare di ritardi. Perché se il Pavone1 non sbagliava mai il Pavone2, ovvero quello attuale con Nugnes e Marcone, è praticamente infallibile. Anzi, fa tutto, sempre e comunque bene, bello, giusto, ottimo, meraviglioso, eccezionale, superlativo, stellare mezzo lunare per definizione, per legge non scritta.

Così oggi saranno corsi adeguati auto-compiacimenti e qualche fiume di retorica! Ed invece 15 anni per una cosa che in Giappone sarebbe costruita in 15 giorni, ed in Italia comunque in 15 mesi, dovrebbe far riflettere su quanto funzionano male (per la parte pubblica) i cosiddetti accordi di programma, ovvero le varianti urbanistiche in base alle quali anche questa palestra sarebbe dovuta nascere tre lustri or sono. Figuriamoci cosa ne sarà delle strategiche aree in riva al mare che a questo trattamento urbanistico-speciale verranno sottoposte di qui a poco dall'attuale Giunta.

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