giovedì 29 febbraio 2024

Ohi ohi, nervi tesi in campo largo!


ROSETO. Volano le parole (in dialetto m'a dett le parole, significa permalosità o peggio ancora) nel campo largo rosetano. Tra Rosaria Ciancaione, big Cinque Stelle e “Spazio Civico”, alias “Azione”, siamo al io conosco le norme e tu mistifichi la realtà (in sintesi giornalistica, sia chiaro).

Insomma, un bel considerarsi tra alleati, tutti insieme appassionatamente per “D'Amico-presidente”. Un'alleanza ben curiosa, verrebbe da osservare, quella tra chi si autodefinisce conoscitrice delle leggi e chi invece mistificherebbe la verità delle cose.

Specie se questa alleanza si propone come di superiore qualità politica rispetto a quella avversaria. Sfido io che poi, quando il professor D'Amico scende a Roseto, magari preferisce andare a gustare una torta in qualche bel locale accompagnato da chi lo considera, platealmente e plasticamente “uno vicino a noi”; giusto per indicare agli elettori qual è la cifra politica moderata dell'ex-rettore, nonché ex-capo dei bus pubblici, nonché (ma questo chissà perchè passa meno alle cronache) ex-presidente di quel consorzio di rifiuti di nome “Cirsu” che non fulgenti sorti ebbe a travagliare quando era in esistenza.

Il motivo del contendere tra la dottoressa Cinque Stelle (mi si dice tenga molto a questo titolo accademico) Ciancaione e lo “Spazio civico” del sindaco Nugnes, sta comunque nella fiscalità comunale. Le tasse sui rifiuti ovvero, che per la leader locale dei Pentastellati vanno restituite per la parte esagerata qualche lustro or sono imposta, mentre per i “Civici” di Azione bene fa il Comune ad opporsi nelle sedi giudiziarie ai ricorsi proposti dai cittadini.

Discussione non da poco, allora, visto che riguarda le tasse ed il rapporto tra il Potere ed i contribuenti. Del resto, in una alleanza così larga che si fa fatica pure a ricordare i cambi di casacca che la caratterizzano, non v'è da sorprendersi delle profonde spaccature su temi essenziali. E non consola che dall'altra parte, quella di Marsilio, non manchino passaggi di colore nelle tessere interne, anzi... ce ne son pure troppe. Ma due torti non fanno una ragione, dice il motto.

Così va a Roseto dunque en attendant il voto di domenica 10 marzo. Voto che a quanto pare produce nervosismo. Eppure è così bello il clima da campagna elettorale. Anzi, se avete la pazienza di tornare su questa paginetta domani, troverete un'altra cosa che è già in pentola. Riguarda una doverosa intitolazione.

Suspense!

Nessun commento:

Posta un commento

Viaggio intra-rotatorio nell'Italia dell'antico detto: chi più ne fa diventa priore! E di un semaforo che ne è simbolo e farsa insieme

ROSETO. Che poi una mattina d'un venerdì dell'ottobre rosetano che fai se vedi il cielo bigio? Bhe dici, sa che è? Mo' vado a tr...