Dal 28 ottobre al 1 novembre, infatti, il Borgo storico di Roseto si trasformerà nel paese di Harry Potter, con giochi magici, spettacoli, scuole di magia, magic-tour, scacchiere giganti e tanto altro. Sulla base di una idea portata avanti di Eleonora Parnanzini e dalla associazione “Sociale e Civismo”, di cui l'infaticabile Eleonora, nella vita di tutti i giorni direttrice vendite di una notissima concessionaria d'auto, è presidente. A parte la denominazione sociale, con appunto questo termine “civismo”, che a Roseto ahimé rischia di crear confusione assumendo localmente il termine medesimo un significato tutto politico (e tutto politico di parte), identificandosi la parola “civismo” nella sostanza politica cittadina appunto, con un determinato partito; a parte la questione lessicale per fortuna nota solo ai pochissimi che la politica ancora la frequentano, la manifestazione si pone invece come un vero e proprio attrattore di pubblico nel senso della cosiddetta “de-stagionalizzazione” del turismo. Elemento, codesto, sottolineato proprio dall'assessora al ramo, Annalisa d'Elpidio, co-presentatrice alla stampa assieme alla consigliera Di Felice.
Tanto è apprezzata dai visitatori anche a scala abruzzese, che gli organizzatori suggeriscono di raggiungere il Borgo, quasi chiuso alle auto in quei giorni, di preferenza con il bus navetta, annunciato con frequenza oraria comodissima, lasciando l'auto addirittura al parcheggio del palasport di Roseto, distante circa 8 chilometri. Gli eventi, in ogni caso, sono in parte ad accesso libero ed in altra parte previo pagamento del biglietto, che si può comodamente acquistare secondo le forme modernamente più usuali oppure con canali tradizionali. Importantissimi, inoltre, gli sponsor, davvero di primo piano nel panorama economico rosetano.
Si prospetta dunque
una seconda edizione di successo per il “Borgo Incantato” che, come ha detto il sindaco Mario Nugnes – collegato in video a bordo
una berlina immagino di rappresentanza con i sedili tappezzati in
lussuosa pelle di color chiaro – vuol costituire anche qualcosa di
nuovo, visto che – ha affermato – non si deve fare solo quello
che si è sempre fatto. Ed in questo è parso di scorgere una vena
latamente polemica, tra l'altro non nuova agli interventi
del sindaco. Anche se la circostanza, forse, non lo richiedeva. Ma
questa è solo una semplice osservazione di cronaca.
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