sabato 29 ottobre 2022

Sarà, ma al dissenso di Pavone non credo

ROSETO. Sbaglierò, ma non credo al dissenso di Enio Pavone rispetto alla “sua” maggioranza. Capisco le motivazioni dell'associazione “SiAmo”, che fa benissimo a sottolineare il dato politico che evidenzia, ma non penso affatto che Pavone andrà fino in fondo. Si d'accordo, l'altra sera in consiglio ha tirato fuori di nuovo qualche frase all'apparenza dissonante, tipo “Io sono un uomo libero...” eccetera. Si d'accordo, ha espresso qualche distinguo, anche di voto pare, su una questione relativa agli impianti sportivi di periferia e quant'altro. Ma, a parte che tutti dovrebbero essere uomini (e donne) liberi – non credo ci siano prigionieri in giro – non paiono elementi sufficienti a trarre conclusioni affrettate sulla sua posizione politica.

Piuttosto mi sembra un'altra cosa, avendo sbirciato qualche web-sprazzo del consiglio comunale. Ho avuto l'impressione, infatti, che Nugnes sia ormai il padrone assoluto dell'Aula. L'ho visto sicuro di sé ed a tratti persino rilassato. Non perché abbia risposto alle domande dei consiglieri (ad esempio sulle palme secche del lungomare non ha risposto nulla), ma perché comincia a venir fuori un dato politico che non era ben visibile all'inizio.

Andiamo con ordine. Nugnes (con l'aiuto credo di Sottanelli) lo scorso anno ha costruito una maggioranza che si sta rivelando più solida del previsto. Per un motivo molto semplice: non ha personaggi che possono costituire un problema politico. Tranne qualche protagonismo esasperato (ecco, quello di Pavone appunto) lui può contare su consiglieri fedelissimi, senza ambizioni politiche particolari, devoti alla causa a prescindere. E questo è un vantaggio non da poco.

Altro punto a suo favore è l'opposizione. Tolto Di Giuseppe, che rappresenta un partito peraltro sulla cresta dell'onda (Fratelli d'Italia), ma che però è solo ed isolato in consiglio e forse anche poco incline alle piccole cose di una piccola città; tranne lui si diceva, l'opposizione non ha forze consistenti alle spalle. Il Pd sta politicamente come sta. La Lega, di fatto non pervenuta. Le liste di centro non solo scontano il fatto di aver amministrato fino a ieri (il triplo salto all'indietro dalla maggioranza all'opposizione non riesce quasi mai), ma politicamente si trovano nella stessa area cattolico-moderata di Nugnes, addirittura in un partito alleato a Roma, quindi sono bloccate in partenza. L'opposizione, cioè, più che correre dietro alle mutevoli opinioni di Pavone, dovrebbe costruire una sua politica alternativa. Anche perché Pavone – è bene ricordarlo – è portatore di un'idea di politica urbanistica tutta cementificatrice. Basta ricordare il suo piano-spiaggia che ha permesso una “urbanizzazione” incredibile dell'arenile. E questa politica si confà benissimo all'approccio identico che ha Nugnes ed il suo delegato alla pianificazione.

In queste condizioni dunque, il cartello-civico centrista di Nugnes, che pesca un po' qua e un po' là, con il suo riferimento a Roma in Calenda, obiettivamente sembra ad oggi (ripeto, ad oggi, del doman nessun sa) privo di una reale alternativa. Di qui la sua sicurezza. Ed anche una certa strategia nascosta, che forse si rivelerà presto sotto la forma apparentemente neutra dell'atto burocratico dovuto. Insomma, il quadro si fa interessante per chi guarda alla politica come gioco di potere, esercizio di equilibri, partita a scacchi ove lo spettro del visibile è solo la punta dell'iceberg.

Mentre tutto questo avviene però; mentre la politica è “questa cosa qua”, direbbe Crozza-Bersani, nella “realtà di fuori”, c'è chi ha e chi non ha sempre di più. Finora tutto è ben coperto dalle movide, dagli aperitivi a manetta, dalle pensioni dei nonni, eccetera. Ma fino a quando non sarà un problema questa realtà di fuori? È questo l'interrogativo. Ma se – come ci dobbiamo augurare davvero tutti – rimaniamo la cittadina per grandi linee benestante, con le nostre seconde case-mare, le belle serate di festa e ci possiamo permettere di viver bene, penso che l'aggressiva e-bike con ruote da carrarmato di Nugnes possa solcare tranquilla il lungomare senza grossi scossoni.

Poi, se Pavone farà sul serio, vorra dire che mi ricrederò.

Buon week-end.

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