sabato 26 febbraio 2022

Non sarà Pavone il vicepresidente della Provincia di Teramo

ROSETO. Al di là dello scontato comunicato stampa di congratulazioni della coalizione civica rosetana, non sarà Enio Pavone il vicepresidente della provincia di Teramo. L'incarico è infatti andato al vibratano Luca Frangioni, di Fratelli d'Italia. Ed una è rottura con la recente tradizione, che ha visto riconosciuta la vicepresidenza provinciale sempre a Roseto, prima con lo stesso Mario Nugnes e poi con Alessandro Recchiuti.

Ma per Pavone la prospettiva politica potrebbe riservare altre sorprese. Il suo rapporto privilegiato con Nugnes e Giulio Sottanelli, infatti, è questione politicamente assai complessa. Tant'è che lo stesso Pavone ha tentato qualche battuta consiliare amichevole verso Fratelli d'Italia, subito rispedita al mittente con perdite, per lui. C'è poi, se la si guarda in filigrana, una possibile svolta dei rapporti tra l'amministrazione Nugnes e lo stesso Antonio Norante, un tempo alleatissimo di Pavone e oggi avversario. Non sarebbe la prima volta in Italia, infatti, che allo sport riescano miracoli sconosciuti alla politica, o meglio più che conosciuti.

A ben vedere, poi, anche sulla questione indennità e dintorni, la strenua difesa degli stipendi della politica è stata lasciata in larga parte proprio ad Enio Pavone. Che sul caso, invece di guardare la luna ha attacato il dito, cioè quel Qualcuno preso di mira in consiglio comunale ma che, purtroppo per lui, non siede in quegli spalti.

Se vogliamo poi, anche se in più lieve tocco, persino l'iniziativa sulla donazione degli organi, recepita oggi dal Comune, non è una cosa di cui lui può andar fiero. Nugnes, infatti, recupera in ciò un ritardo di otto anni. Precisamente da quando l'allora consigliera Pd, Raffaella d'Elpidio, riuscì a far passare una mozione in tal senso lasciata poi di fatto inattuata prima dallo stesso Pavone, allora sindaco per la destra, poi dal suo successore, Sabatino Di Girolamo (Pd).

Insomma, la faccenda si fa interessante. E, come diceva il grande Arbore, meditate gente, meditate.

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