domenica 10 ottobre 2021

A noi Paperon de' Paperoni fa un baffo!

ROSETO. Le giornate piovose suggeriscono qualche conticino. L'aumento del prezzo del carburante per l'auto (la mia va a gpl) mi costerà, tanto per dire, circa 200 euro in più. Il rincaro delle bollette per l'energia di casa porterà via altre 100 euro buone. Ed è solo la minima parte. Perché la quota energetica si riversa anche sulla spesa condominiale (abito un piccolo appartamento di una palazzina con pannelli solari). Il conto condominiale, infatti, ha già previsto un salasso del 30 per cento circa. Tirate le somme, nonostante io sia da solo e consumi relativamente poco, pagherò 500-600 euro in più l'anno.

Ora, dove taglierò queste spese? Facilissimo: andrò meno al bar o in pizzeria (che tra l'altro frequento già poco); metterò l'abbigliamento dello scorso anno che altrimenti avrei rinnovato; non cambierò degli elettrodomestici e così via. Taglierò, insomma, le spese che andavano all'economia locale ed al piccolo commercio di zona. I miei soldi quindi, saranno gioco forza dirottati verso i grandi monopoli dell'energia e verso il governo, che l'energia medesima tassa in modo evidente.

Tutti questi aumenti somigliano tanto a delle tasse indirette. Si da il caso, infatti, che per me – come per molti, penso – le entrate siano sostanzialmente stabili, mentre le uscite crescono. Da qualche parte questo meccanismo dovrebbe trovare il suo corto circuito. Ma per il momento tutto gira a mille. Per ora son tutti felici e contenti. E naturalmente mi fa piacere. Può darsi benissimo che prezzi sú e consumi giù facciano tirare l'economia. Ma il gioco non pare a somma zero. 

Possibile che nessuno ci rimetta? Almeno che non siamo davvero diventati tutti dei Paperon de' Paperoni!

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