lunedì 14 dicembre 2020

Appalto dei rifiuti, prima o dopo il voto?

ROSETO. Cinque anni dovevano essere il limite massimo per l'appalto dei rifiuti. Dopo, si sarebbe dovuta rifare la gara. Ma siccome siamo in Italia, nessuna data è mai certa. Perché nel frattempo sono cambiate le norme. In Italia, infatti, le norme cambiano sempre. E così non si capisce se debba riappaltare il Comune, la Regione o addirittura una agenzia di nuovo conio nel frattempo partorita dalla Regione medesima.

Nell'intanto il Comune, si era portato un po' avanti con i lavori (avanti si fa per dire, visto che stiamo parlando comunque di un servizio che dovrebbe scadere quest'anno). In ogni caso, per tempo, il Comune ha incaricato una società di Roma, la “E & G”, di studiare il problema. Studio arrivato il 1 ottobre del 2019, cioè da oltre un anno. E costato 7.612 euro. Esattamente dodici mesi dopo, ad ottobre 2020, il Sindaco ha recepito ed inviato queste “linee guida” (così sono definite) alla Regione. La quale ha però osservato che, in attesa dell'operatività della nuova agenzia, chiamata AGIR, il Comune può tranquillamente procedere da solo. E questo è altro prodotto tipico italiano: io scrivo a te e tu scrivi a me perché le norme non si capiscono.

A quel punto, il Comune ha chiamato di nuovo la società “E & G” e si è fatto elaborare il progetto, che oggi è approdato in Giunta, come annunciato con una nota firmata dall'assessore al ramo, Nicola Petrini. Si dovrebbe quindi mandare avanti l'appalto. Con i tempi, indefiniti, che la burocrazia richiede.

La domanda, giornalistica, a questo punto è: si farà prima o dopo l'elezioni comunali l'appalto? Questo l'assessore Petrini non lo dirà mai. Ed il sindaco men che mai. Tant'è che il comunicato stampa non lo ha fatto nemmeno lui, ma Nicola Petrini.

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