ROSETO. Dal 1976 al 2017,
immancabilmente in agosto, all'Arena Quattro Palme di Roseto, si
teneva la “Festa popolare”. Era la manifestazione estiva di Pio
Rapagnà, un politico sui generis che ha segnato in qualche modo la
vicenda pubblica rosetana (ed in parte abruzzese) per tanti anni. La
Festa era come la politica di Pio: un po' molto originale ed un po'
tanto tradizionale. S'incrociavano varie tendenze, non ultima quella
cattolico-popolare, nel modo “radicale” di fare
politica di Pio Rapagnà: una espressione davvero unica del fare
“attività” politica soprattutto nell'ultima parte del secolo
scorso. Che si riflettevano, soprattutto sul versante dei canti
popolari, nella sua “Festa”.
Ebbene, una
edizione speciale di quella Festa si rivivrà questa sera non lontano
della mitica Arena rosetana. In pratica di fronte, nello spazio del
retro di quella che all'epoca era la Villa Comunale. L'ha voluta
fortemente Giovanna Forti (notate: fortemente.... Forti) che di Pio è
stata la compagna di una vita. Immagino un sottofondo doloroso in
questo lavoro per la memoria di Giovanna. Per carità, è una mia sensazione, della quale mi scuso
con i lettori e con gli interessati. Ma, per come conosco Giovanna, penso di poter immaginare il senso di assenza che lei vive
di Pio Rapagnà, quel senso che è la storia di un amore.
Le battaglie civili
e politiche di Pio non sarebbero infatti state le stesse senza
Giovanna (e Annalisa). L'anima culturale di “Città per Vivere” è
sempre stata Giovanna. È stata lei a dargli, soprattutto negli
ultimi anni, anche un tono letterario. Ed è lei, con l'aiuto di
Annalisa (e soprattutto di Mara Rapagnà), che sta cercando con tutte
le sue forze di mantenerne viva la memoria. La festa di questa sera
s'inserisce in questo sforzo di questa donna minuta e fragile
nell'aspetto, ma fortissima (riecco la parola) nella volontà. Di
questa donna che lotta soprattutto con se stessa. Che sta vivendo il
suo percorso chiodato della vita. E che vorrebbe fosse vivo un
ricordo, una testimonianza, una mostra, un canto, una poesia, una.... vita.
Credo non
dispiaccia a Giovanna se racconto una cosa che mi ha detto pochi
giorni fa, quando casualmente abbiamo preso un caffé insieme nella piazza di
Montepagano. Mi ha chiesto: “Come sta via Amiternum a L'Aquila? Le
hanno ricostruite quelle case? A Pio avrebbe fatto piacere
ricordarsele”. Difatti, quella per la ricostruzione delle case
popolari terremotate dell'Aquila è stata forse una delle ultime
“battaglie” di Pio Rapagnà.
Ecco, Giovanna
Forti e Annalisa Rapagnà; la Festa Popolare; la storia di... un amore!
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