ROSETO. Ci ispiriamo al
“pianificar facendo”. Quasi di sfuggita, in un passaggio
nell'ultimo consiglio comunale, il sindaco, Sabatino Di Girolamo,
cita il pianificar facendo come fondamento della sua politica
urbanistica. Voleva forse dire che, mentre si stanno elaborando nuovi
piani, intanto si va avanti tenendoli a mente.
Il “pianificar
facendo”, però, non è una citazione di secondo piano. Tanto per
capire, essa è argomento anche di un libro del 2016 scritto
dall'urbanista Vezio De Lucia e dal giornalista Francesco Erbani
(ed.Castelvecchi). Un libro dedicato al disfacimento della Capitale
d'Italia, Roma.
Il pianificar
facendo, infatti, rimanda ad una precisa fase dell'urbanistica
romana: quella Veltroniana. Dice De Lucia: “L'urbanistica di Walter
Veltroni e del suo predecessore Francesco Rutelli si è sviluppata
sulla base di accordi tra l'amministrazione pubblica ed i privati
possessori di aree. Lo hanno definito il pianificar facendo”.
Che cos'è, dunque,
per De Lucia, il pianificar facendo? Sono gli accordi di programma,
le contrattazioni tra la politica e l'imprenditoria. Quella tecnica
urbanistica, cioè, che ha negato in sé stessa la pianificazione
riformista degli anni '60-'70 del Novecento e che, nella sostanza, ha
portato ad un consumo di suolo eccezionale. Insomma, il trionfo del
cemento.
Il pianificar
facendo, in altre parole, è un po' l'urbanistica dei metri-cubi.
Secondo Francesco Urbani, è “Il piano che non pianifica, ma
ratifica”. Un piano che, aggiunge Erbani, “Prende atto degli
accordi tra pubblico e privato e gli fornisce un involucro capiente”.
Un piano, ancora, “che non è generale, ma assembla tanti piani
particolari”. E che, in sintesi, “Proclama buone intenzioni, ma
non le progetta”.
Ora, qual è il
problema, se problema si può chiamare? Forse è questo: la citazione
di Di Girolamo, credo, sia un puro derivato. Il “pianificar
facendo”, che poi è il non pianificare, c'è sempre stato. Ed è
trasversale. C'è chi l'accentua un po' di più chi un po' meno, ma
tutti i sindaci – di centro destra come centro sinistra – lo
fanno. Ed è proprio in questo indistinto “fare” che la politica
appare tutta uguale. L'attuale amministrazione, come anche la
precedente e quasi certamente la successiva, non pianificherà un bel
nulla. Al massimo si lascerà... pianificare dagli accadimenti! Con buona pace delle ottime intenzioni del sindaco Di Girolamo, diciamo così va'.
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