giovedì 16 luglio 2020

Il "pianificar facendo" di Sabatino Di Girolamo

ROSETO. Ci ispiriamo al “pianificar facendo”. Quasi di sfuggita, in un passaggio nell'ultimo consiglio comunale, il sindaco, Sabatino Di Girolamo, cita il pianificar facendo come fondamento della sua politica urbanistica. Voleva forse dire che, mentre si stanno elaborando nuovi piani, intanto si va avanti tenendoli a mente.

Il “pianificar facendo”, però, non è una citazione di secondo piano. Tanto per capire, essa è argomento anche di un libro del 2016 scritto dall'urbanista Vezio De Lucia e dal giornalista Francesco Erbani (ed.Castelvecchi). Un libro dedicato al disfacimento della Capitale d'Italia, Roma.

Il pianificar facendo, infatti, rimanda ad una precisa fase dell'urbanistica romana: quella Veltroniana. Dice De Lucia: “L'urbanistica di Walter Veltroni e del suo predecessore Francesco Rutelli si è sviluppata sulla base di accordi tra l'amministrazione pubblica ed i privati possessori di aree. Lo hanno definito il pianificar facendo”.

Che cos'è, dunque, per De Lucia, il pianificar facendo? Sono gli accordi di programma, le contrattazioni tra la politica e l'imprenditoria. Quella tecnica urbanistica, cioè, che ha negato in sé stessa la pianificazione riformista degli anni '60-'70 del Novecento e che, nella sostanza, ha portato ad un consumo di suolo eccezionale. Insomma, il trionfo del cemento.

Il pianificar facendo, in altre parole, è un po' l'urbanistica dei metri-cubi. Secondo Francesco Urbani, è “Il piano che non pianifica, ma ratifica”. Un piano che, aggiunge Erbani, “Prende atto degli accordi tra pubblico e privato e gli fornisce un involucro capiente”. Un piano, ancora, “che non è generale, ma assembla tanti piani particolari”. E che, in sintesi, “Proclama buone intenzioni, ma non le progetta”.

Ora, qual è il problema, se problema si può chiamare? Forse è questo: la citazione di Di Girolamo, credo, sia un puro derivato. Il “pianificar facendo”, che poi è il non pianificare, c'è sempre stato. Ed è trasversale. C'è chi l'accentua un po' di più chi un po' meno, ma tutti i sindaci – di centro destra come centro sinistra – lo fanno. Ed è proprio in questo indistinto “fare” che la politica appare tutta uguale. L'attuale amministrazione, come anche la precedente e quasi certamente la successiva, non pianificherà un bel nulla. Al massimo si lascerà... pianificare dagli accadimenti! Con buona pace delle ottime intenzioni del sindaco Di Girolamo, diciamo così va'.

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