domenica 19 aprile 2020

Qualcosa "'n'ar da" sul centro del riuso

Rosaria Ciancaione
ROSETO. Si può dire in dialetto? Su 'sta storia del centro dei rifiuti dietro lo stadio “Fonte dell'Olmo”, qualcosa “'n'ar dà”. Vale a dire, non torna. Non torna a livello politico, intendiamoci.

Dunque vediamo. Nel merito, Rosaria Ciancaione, la consigliera di sinistra che ha sollevato per prima la questione (dopo si è aggiunto anche Mario Nugnes, di “Casa Civica”); nel merito si diceva, la Ciancaione ha perfettamente ragione. È sommamente inopportuno piazzare un centro di rifiuti in una zona commerciale, tra l'altro a poca distanza dai pozzi di prelievo della ex-Rolli. Sacrosante, quindi, le loro critiche.

Sta di fatto, però, che l'assessore Nicola Petrini, sono anni che propaganda questo progetto come un fiore all'occhiello. Ha fatto non so quante conferenze stampa, alcune insieme ai progettisti. Ha diffuso immagini del progetto ampiamente riprese dall'informazione. Oltretutto senza mai realizzare l'opera. Bene, come mai le critiche arrivano adesso? O perlomeno, come mai arrivano ora con una insistenza che prima non s'era vista? E come mai la voce ufficiale dell'amministrazione tutta ancora non replica come forse c'era da aspettarsi?

Ecco il dubbio politico. Sta forse succedendo qualcosa nei rapporti di forza della politica rosetana? C'è qualcosa anche dentro la stessa maggioranza? Guardate che il sindaco, Sabatino Di Girolamo, da quando c'è questa tragedia incommensurabile, sembra essersi reso un po' più indipendente. Non saprei dire, ma non vorrei che il centro dei rifiuti sia la cartina di tornasole di un quadro politico che potrebbe un po' chiaroscurarsi.

Oggi la gente è giustamente preoccupata di tutt'altro e non sta certo a badare alla politica. Ma la politica non dorme mai. E quando agisce sottotraccia non sai mai dove va a parare. Stiamo a vedere, il quadro potrebbe riservare sorprese.

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