Rosaria Ciancaione |
ROSETO. Si può dire in
dialetto? Su 'sta storia del centro dei rifiuti dietro lo stadio
“Fonte dell'Olmo”, qualcosa “'n'ar dà”. Vale a dire,
non torna. Non torna a livello politico, intendiamoci.
Dunque vediamo. Nel
merito, Rosaria Ciancaione, la consigliera di sinistra che ha
sollevato per prima la questione (dopo si è aggiunto anche Mario
Nugnes, di “Casa Civica”); nel merito si diceva, la Ciancaione ha
perfettamente ragione. È sommamente inopportuno piazzare un centro
di rifiuti in una zona commerciale, tra l'altro a poca distanza dai
pozzi di prelievo della ex-Rolli. Sacrosante, quindi, le loro
critiche.
Sta di fatto, però,
che l'assessore Nicola Petrini, sono anni che propaganda questo
progetto come un fiore all'occhiello. Ha fatto non so quante
conferenze stampa, alcune insieme ai progettisti. Ha diffuso immagini
del progetto ampiamente riprese dall'informazione. Oltretutto senza
mai realizzare l'opera. Bene, come mai le critiche arrivano adesso? O
perlomeno, come mai arrivano ora con una insistenza che prima non
s'era vista? E come mai la voce ufficiale dell'amministrazione tutta
ancora non replica come forse c'era da aspettarsi?
Ecco il dubbio
politico. Sta forse succedendo qualcosa nei rapporti di forza della
politica rosetana? C'è qualcosa anche dentro la stessa maggioranza?
Guardate che il sindaco, Sabatino Di Girolamo, da quando c'è questa
tragedia incommensurabile, sembra essersi reso un po' più indipendente. Non
saprei dire, ma non vorrei che il centro dei rifiuti sia la cartina
di tornasole di un quadro politico che potrebbe un po'
chiaroscurarsi.
Oggi la gente è
giustamente preoccupata di tutt'altro e non sta certo a badare alla
politica. Ma la politica non dorme mai. E quando agisce sottotraccia
non sai mai dove va a parare. Stiamo a vedere, il quadro potrebbe riservare sorprese.
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