ROSETO. Premessa numero
uno: di queste cose, oggi, alla gente non importa niente. Ormai c'è
una sola preoccupazione, altre zero ascolto, come è giusto che sia.
Premessa numero
due: la politica, tuttavia, non si ferma e comunque certe piccole
questioncelle politiche rendono più sopportabile la reclusione in
atto. Specie con l'auto del dialetto.
Allora attacchiamo.
Succede, a Roseto, che da qualche anno a questa parte si vorrebbe
costruire un centro di riuso dei rifiuti vicino lo stadio “Fonte
dell'Olmo”. La localizzazione – a parere di queste righe – non
è il massimo. Ed è probabile – sempre opinione mia – che questo
centro del riuso sia pure relativamente inutile. Tuttavia non è
questo il punto. Il punto è, per così dire, politico.
Che succede
infatti? Capita che il progetto sia molto sostenuto
dall'assessore Nicola Petrini. Non ricordo quante conferenze stampa
ci ha tenuto. Una, mi pare, la fece da solo, senza il sindaco (mi
sembra glielo chiesi pure). Ora, il buon Petrini passa in città come
un fedelissimo del leader di Italia Viva, Tommaso Ginoble. Anche se,
quando glielo chiesi – proprio durante quella conferenza stampa –
mi rispose amichevolmente con una battuta: “Petrini è di Petrini”.
Capita ancora
comunque, dopo anni di questo progetto mai realizzato e tutto sommato
mai osteggiato, che la consigliera di “Liberi e Uguali”, Rosaria
Cancaione, parta qualche giorno or sono ad alzo zero sollevando il
problema dei pozzi della “ex-Rolli” lì vicino. Dopo un pò si
unisce alle critiche anche Mario Nugnes di “Casa Civica”.
Su questo blog
esce allora un post (lo vedete scorrendo) che solleva
qualche perplessità sulla tempistica politica di queste critiche. In
commento facebook al post stesso, Rosaria Ciancaione osserva però che la
natura dell'impianto si sia appalesata, ad un suo studio degli
eleborati disponibili, più temibile sul piano ambientale di quanto
si poteva immaginare. Del resto questa sarebbe la sola ragione che giustifica così ritardato intervento, perché la localizzazione era appunto già nota. Ma ciò implicherebbe la deduzione che la Ciancaione
abbia considerato quantomeno edulcorata la comunicazione pubblica di
Petrini, che invece non parlava di queste criticità ambientali. Essa cioè osservi la localizzazione in relazione alla natura dell'impianto e non viceversa.
Bene, si fa per
dire. Poco fa, infatti, sulla casella e-mail di “Controaliseo” si è materializzata la risposta di Petrini sotto forma di un comunicato
stampa. Già il titolo è significativo: risponde solo a Nugnes e non
alla Ciancaione. Nel testo, poi, ribadisce la bontà del progetto,
smentisce la sua nocività ambientale e parla di strumentalità
elettoralistiche.
Ok, va bene tutto.
Ma politicamente non va bene per niente. In sintesi: Petrini, se non
erro, dovrebbe esser di area Pd, ed il Pd ancora tace sul caso. E
tace pure il sindaco, Sabatino Di Girolamo. Allora politicamente
deducendo, uno dice: ma lo avete lasciato solo il buon Nicola
(Petrini) oppure considerate le critiche della Ciancaione di così
poco rilevo da non meritare neanche un cenno per non dar loro
alcun risalto mediatico? Od ancora, sta succedendo qualcosa dentro la
politica rosetana sotto coperta?
Guardate, va bene
tutto. Ma niente in politica è a caso. Ed ecco che ogni cosa assume le
vesti del... “giallo”. Per carità, si dice “giallo” inteso
simpaticamente e per puro allegerimento di un clima in cui la
politica è un sollievo per la salute.
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