giovedì 9 aprile 2020

il punto sui "Buoni spesa" a Roseto

L'assessora Luciana Di Bartolomeo
ROSETO. Questa mattina è stato pubblicato sul sito istituzionale del Comune, un dettagliato provvedimento nel quale si fa chiarezza sui cosiddetti “buoni spesa” approvati dal Governo, attraverso i Comuni, per le esigenze di famiglie in grande difficoltà.

I criteri sono davvero restrittivi. Innanzitutto devono essere persone che hanno perso il lavoro oppure lo hanno fortemente ridotto a causa dell'emergenza e non hanno nessuna forma di pensione. Poi, hanno qualche priorità se vivono in casa in affitto oppure hanno un mutuo da pagare. Priorità che cresce in base al nucleo familiare, ed anche se vi sono disabilità. Un successivo criterio, riguarda poi chi è disoccupato. Ciò posto, il buono spesa varia da 150 euro per chi vive solo, fino a 600 euro per famiglie con cinque o più componenti. Quindi davvero cifre contenute.

Dettagliato tutto questo, il Comune, tramite il proprio ufficio sociale, che tra l'altro vanta una notevole esperienza sul campo, ha esaminato 413 domande, accogliendone 324. Un numero inferiore al budget previsto, per cui si potrebbe ora riaprire il bando, come dice l'assessora Luciana Di Bartolomeo in un comunicato. Anche perché il Comune stesso ha già acquistato circa 745 “blocchetti” contenente ognuno 25 buoni.

Questa dei buoni spesa è quindi una misura davvero assistenziale e molto marginale. Copre appena, infatti, quelle componenti della società già molto deboli e che ora hanno subito un ulteriore stretta. L'impatto di questa crisi sul piano sociale sarà infatti una bomba ad orologeria che si spera non esploda.

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