Se fossi Uno Che Non c'è, scriverei da un pianeta lontano. Verso un satellite inesistente. Se esistessero, un Prima e un Dopo, gli direi: per favore, se potete, non mettetemi al mondo.
Io non ve l'ho
chiesto.
Io non ho chiesto
di soffrire. Non ho chiesto di avere malattie infantili. Di penare
per cattivi maestri. Non ho chiesto le guerre, per quanto, morire in
battaglia, con una pallottola in fronte, è preferibile che crepare
in un lazzaretto disumano. Io non ho chiesto. E voi non avete il
diritto di pretendere.
Non ho chiesto di
scampare a terremoti disastrosi. Di sopravvivvere a lutti devastanti.
Di perdere le uniche persone che mi amavano. Non ho chiesto di finire
sui tavolacci delle sale operatorie, anche più volte. Non ho chiesto
di vedere amicizie care soffrire. Non ho chiesto di essere recluso,
con su scritto “fine pena mai”, per crimini sociali che non ho
nemmeno mai immaginato di commettere.
Io non ho chiesto.
E voi non avete diritto di pretendere.
Estinguiamoci così,
serenamente. Senza tante rotture di coglioni.
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