22 dicembre. Concorso idee. Ci si chiede perché mai il Comune abbia speso 75 mila euro per raccogliere idee di progetto su tre aree cittadine quando qualcuno (faccio come lui, non lo cito: Enio Pavone) le idee non solo le ha ma le decide pure. I parcheggi si fanno là, lì, lò, dice. Punto. Tuttavia sbaglierebbe l'opposizione a sottovalutare il progetto d'idee, diffuso con tanto di foto accattivanti dal sindaco. Mancheranno pure i fondi per realizzarle, ma quelle cose fanno immagine. Molta più di quel che l'opposizione valuta. Eppoi, sia detto sottovoce e senza scriverlo (!) quella foto-progetto ci salva da qualche possibile palazzina che poteva sorgere (non si sa mai) anche al posto dell'ex-mercato coperto. Almeno questo rischio pare scampato!
23 dicembre. Più differenzi più paghi. Il sindaco vanta risultati fantastici nella raccolta differenziata. E allora come mai ogni anno paghiamo sempre più tassa sui rifiuti? Ah, bei tempi quando dicevano che con la raccolta differenziata ci avremmo guadagnato!
24 dicembre. “Azione” contro il trasformismo? “Azione è nata per costruire un'alternativa credibile al trasformismo...”, scrive in una nota Azione Under 30 Teramo. Nel mirino, ancora la consigliera provinciale, Libera D'Amelio, che ha lasciato il partito. Benissimo, proposito lodevole. Ma allora che dire dell'ex-consigliere provinciale ora regionale di Azione, Enio Pavone? Breve excursus a beneficio degli Under. Negli anni '10 del secolo Pavone è stato assessore socialista a Roseto. Nel 2011 ha capeggiato una coalizione di destra facendo il sindaco con Forza Italia, Alleanza Nazionale, eccetera e nominando suo delegato anche un consigliere ex-missino. Quando Salvini furoreggiava, non perdeva un appuntamento con il leader della Lega, che raggiunse anche in un comizio a Lanciano. Nel 2018, insieme a Sottanelli, era alla convention elettorale al “Lido d'Abruzzo” con Quagliarello in favore del centro-destra. Quindi all'improvviso, eccolo fervente sostenitore del professor D'Amico alle regionali del 2024. Niente da dire da parte di Under?
26 dicembre. Gli alberi di Borgatti. Il 21 novembre erano 217 gli alberi piantati da Marco Borgatti e le sue Guide quale instancabile contributo alla salvezza ecologica della città. Il 19 dicembre sono diventati 227. Il 26 dicembre, 225 (evidentemente due si sono persi durante le vacanze di Natale). Ora, oltre il devoto omaggio, la prode gestae arborea meriterebbe ulteriore laudatio civicus qualora fosse corredata da eventuale report sullo stato di forma delle piante piantate (gioco di parole non voluto) con relativa indicazione di diametro ed altezza dei fusti, naturalmente!
28 dicembre. E la casa della salute? Anche il 2024 se ne è andato e la casa della salute, alias già distretto sanitario non si è vista. Nemmeno la prima pietra posata. Una curiosità, ma il decisore-pianificatore-urbano, sempre senza far nomi, Enio Pavone, ha chiesto mai alla Regione perché non partono i lavori della casa della salute? Chiesto con atti scritti s'intende: diconsi mozioni, risoluzioni o interrogazioni in consiglio regionale.
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