martedì 9 aprile 2024

Fino al 45 per cento di profitti riconosciuti dal Comune nella privatizzazione dei parcheggi

Teresa Ginoble e Francesco Di Giuseppe
ROSETO. Un meccanismo di un iperliberismo implacabile. Che forse nemmeno i falchi delle privatizzazioni stile argentino sarebbero stati capaci di immaginare. È il principio che l'associazione “Si.Amo”, insieme ai consiglieri Francesco di Giuseppe (Fratelli d'Italia), Teresa Ginoble (gruppo “Si.Amo”) e Nicola Petrini sono riusciti a ricostruire.

“Si.Amo” è da circa un anno che cerca di venire a capo di un sistema di privatizzazione dei parcheggi che la scorsa estate, tra l'altro, ha portato molti automobilisti a fare delle corse pazzesche tra lo sportello dell'auto e le macchinette dei parcometri nella paura di venir multati nel frattempo. Di qui è partita l'associazione per cercare di capire. E, nonostante i tanti ostacoli nella sua ricerca, comprese le risposte non chiare alle interrogazioni consiliari di Teresa Ginoble, è riuscita ad individuare i “dubbi in merito alle clausole economiche pattuite dall’amministrazione Nugnes”.

"Dando uno sguardo alle condizioni contrattuali del servizio – si legge nel comunicato si può intuire il perché di tanta spietatezza: più si incassa infatti più la ditta viene pagata. Il nostro Ente attualmente versa di base all’impresa 132 mila euro per il noleggio dei parcometri, più 11 euro ogni singola multa. Inoltre, dopo aver raggiunto il tetto dei 300 mila euro di incasso, ogni ulteriore euro di introito rimane solo per il 55 per cento nelle casse del Comune mentre il restante 45 per cento viene versato alla ditta senza ottenere in cambio alcun servizio aggiuntivo o migliorativo per la Città"

“Facendo un semplice esempio – continua il comunicato  se tra ticket, abbonamenti e contravvenzioni da sosta a pagamento fossimo giunti alla cifra di 500 mila euro (probabilmente di fatto già superata) nelle casse del nostro Comune rimarrebbero appena 110 mila euro mentre 90 mila andrebbero dritti dritti sul conto corrente dell’impresa privata."

"Con un sistema così diabolico e al contempo fortemente dubbio in termini di legittimità, tramontano tutte le speranze sull’attivazione della sosta gentile da parte dell’amministrazione Nugnes – come promesso durante il consiglio comunale dello scorso 12 ottobre  per introdurre una tolleranza pari a massimo 15 minuti", concludono Ginoble, Di Giuseppe e Petrini.

Una privatizzazione durissima, quindi. Per di più condotta da un'amministrazione guidata da un sindaco che pochi giorni fa, in una conferenza stampa, ha ricordato di aver fatto anche il catechista. Purtroppo, ben poco di caritatevole si riscontra nell'operato fattuale della sua amministrazione, specie nella intolleranza assoluta manifestata per chi mette un minuto in più a fare un semplice ticket di un parcheggio senza tra l'altro far del male a nessuno. Una intransigenza degna davvero di miglior causa.


Nessun commento:

Posta un commento

Viaggio intra-rotatorio nell'Italia dell'antico detto: chi più ne fa diventa priore! E di un semaforo che ne è simbolo e farsa insieme

ROSETO. Che poi una mattina d'un venerdì dell'ottobre rosetano che fai se vedi il cielo bigio? Bhe dici, sa che è? Mo' vado a tr...