giovedì 15 febbraio 2024

"Sport per la vita", dietro ai pattini c'è di più...


Mirella Lelli, presentatrice "Sport per la vita"
ROSETO. Chi non vive Roseto non può capire quanto sia praticato e socialmente rilevante lo sport in città. A parte il basket, autentico emblema-cittadino, frequentatissima è la pallavolo. Ce ne siamo accorti causa una difficoltà logistica relativa alla palestra “Romani”, ma la pallavolo è una realtà viva e fertile da anni in città, soprattutto a livello delle ragazze. Poi c'è il calcio giovanile con tornei radicati, il tennis e non solo. Ma tra gli sport, un posto d'eccellenza va senz'altro al pattinaggio artistico, con almeno un paio di realtà associative che lo frequentano con successo da decenni.

Ed è da questo retroterra che, nel settore del pattinaggio artistico appunto, va avanti da ben 38 anni, ovvero dal 1986, una manifestazione prestigiosa e di raffinata eleganza: “Sport per la vita”, che sabato 17 febbraio vivrà la sua edizione 2024.

Comprendere cos'è “Sport per la vita” è facile e difficile ad un tempo. Perché è pattinaggio artistico di livello internazionale, musica colta di accompagnamento, scenografia inconfondibile di un palasport gremito di migliaia di spettatori; ed è solidarietà con l'incasso donato ad organizzazioni benefiche, negli ultimi anni soprattutto il “Centro regionale” contro la fibrosi cistica di Atri e, quest'anno, anche la “Fondazione Veronesi”, che non ha bisogno di presentazioni.

Ma se questo è il profilo generale, “Sport per la Vita”, a partire dal nome e dal decennio di fondazione, gli anni '80 del '900, ha anche un significato che per certi versi tocca una visione ideale della vita e della società. E qui ideale è inteso in senso laico e religioso insieme. Perché a Roseto la religiosità; la religiosità cattolica in particolare, conta tantissimo. E la sua consistenza è inversamente proporzionale alla sua visibilità, quindi tocca l'essenza stessa della società. I personaggi di riferimento di questa manifestazione, sia a livello fondativo che attuale, hanno spesso una robusta fede cristiana.

Ecco perché la manifestazione va nel profondo. E regge ai tempi. Perché in qualche modo vi si adegua. E, allo stesso momento, ne fissa alcuni punti immutabili. Davvero un connubio tra sport e filosofia della vita che è difficile spiegare. Od almeno, che queste righe faticano a spiegare. Credono al contrario di intuire. E nell'intuire, di nutrir per loro una sincera curiosità.

Anche perché questo sub-strato culturale, si esprime poi nella manifestazione in una estrema accuratezza, in un clima di stile e di eleganza raffinata, ed in una presentazione superba affidata “storicamente” alla bravissima Mirella Lelli (quel che dico lo penso davvero, ma Mirella è una mia cara amica, quindi tenete conto nel leggere, però è davvero una professionista di valore, credetemi).

Ecco allora che questa miscellanea di valori e di sport, sapientemente dosata, restituisce una serata di ottimo spessore, che va sotto il nome, appunto, di “Sport per la vita”, Gran Galà di Pattinaggio artistico di Roseto.

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