martedì 7 febbraio 2023

Parole... parole... parole...

ROSETO. Mi sono rifiutato di leggere il sermone ambientalista circa la lottizzazione sulla spiaggia in foce del torrente “Borsacchio”, già riserva naturale, divulgato alla stampa in data di ieri. Mi sono rifiutato perché sono stufo. È mia persuasione, in forma di opinione personale vale a dire, che con l'attuale amministrazione comunale nessuna delle più belle aree verdi di Roseto, compresa quella degli ulivi in foto, si salverà dal cemento. Se la mia convinzione verrà smentita, ne sarò chiaramente felice.

Certamente non credo le salveranno i proclami ambientalisti, malgrado facciano precedere la firma dall'elencazione di varie presidenze associative ricoperte in unicum, più diverse sedi operative presso altre sedi però, nonché pubblicazioni di adeguati album fotografici. Ritengo che, anche l'avessi letto, non avrei ritrovato – tra le infinite frasi – quella richiesta di coinvolgimento diretto dei reggitori attuali del potere civico, con tanto di formale proposizione d'impegni cogenti, che io mi sarei aspettato quale indispensabile premessa per lo scopo stesso.

Ecco, mi coglie d'inquietudine l'esser sì prolisse di codeste note. Vi avvisto un dato comune con certa politica. Una politica che il vecchio Giampaolo Pansa avrebbe definito parolaia. O, visto il clima festivarolo del momento, con il ricordo di una vecchia canzone. Faceva così: parole... parole... parole... soltanto parole!

Nessun commento:

Posta un commento

Viaggio intra-rotatorio nell'Italia dell'antico detto: chi più ne fa diventa priore! E di un semaforo che ne è simbolo e farsa insieme

ROSETO. Che poi una mattina d'un venerdì dell'ottobre rosetano che fai se vedi il cielo bigio? Bhe dici, sa che è? Mo' vado a tr...