Così anche la semplice pulizia d'una fontana (quattro secchi di melma rimossa) diventa un “evento”. Dimenticando che la normalità è il “dopo”, non il “prima” che si vede nella foto. Quella melma, infatti, essendoci una normale manutenzione non doveva star lì. E siccome non si sarà certo formata in anni, ma in settimane al massimo qualche mese, il signor Marcone sarà certo passato nei paraggi nel frattempo. Avrebbe dovuto allora farla togliere molto prima, scusandosi semmai del ritardo. Ed invece lui mette la foto “prima” e “dopo” ed ecco i: “bravo”, i “dài”, non arrivando ai “sei er meglio”, solo perché siamo lontani dalla capitale, per restare in tema con la canzone. Insomma è come se io, a casa mia, non pulisco i fornelli della cucina per un mese, quelli si insudiciano, poi li lavo e mi dò del bravo. Campasse mia nonna mi avrebbe forse dato qualche altra cosa, ma sulla mia capoccia temo!
Vabbé, passiamo ad altro. Ad esempio, l'elenco diffuso via internet delle manifestazioni che si terranno nelle prossime settimane o mesi. Molte di queste si son sempre svolte. Erano ferme solo per la pandemia. La notizia sarebbe che l'elenco sia uscito prima del solito. Vabbé, buona cosa, ma da questo a farne un evento epocale ce ne passa! In fondo, si tratta solo della redazione di un manifesto digitale! Eppoi, quando le medesime manifestazioni si svolgevano negli anni scorsi, tipo “Roseto cup”; “Sport per la vita”, “Roseto opera prima”, eccetera, sempre sul sito venivano pubblicizzate. Ora, invece, il tutto è niente meno che auto-sponsorizzato. Evvai con l'eco-turbo delle mie parole!
E che dire, da ultimo, ma non ultime, delle cosiddette nuove politiche giovanili naturalmente super-declamate. Qui si arriva all'acme dell'eco delle mie parole. Sembrerebbe infatti che l'aspirazione massima dei genitori rosetani sia quella di veder i loro figli, specie se studenti, impegnati nel servire birre ai turisti o giù di lì. Una vocazione tanto pressante da suscitare persino l'interesse social di una nuova titolare di incarichi politici. La quale ne ha parlato in un suo specifico post.
Allora la politica che va per la maggiore che fa di fronte a tal improvviso scoppio di... domanda di lavoro? Raccoglie la disponibilità di un paio di aziende che casualmente i motori di ricerca web associano a familiari di candidati eletti o di candidati non eletti, ma divenuti poi rappresentanti di organismi di nominati dagli eletti. Le quali benefacenti ditte si adoperano, con l'aiuto di una piccola contribuzione municipale, a rendere edotti alcuni aspiranti ragazzi, nonché studenti, delle tecniche necessarie. Come dire, ecco un esempio di politiche per i giovani. Che in altri tempi, fossero vivi scrittori del calibro di un Sergio Turone, ad esempio, avrebbero forse descritto – sbagliando va da sé – usando la categoria letteraria del familismo, politico appunto.
Ma erano altri tempi. Pensate, c'era persino un'altra canzone, portata al successo dal grande attore Nino Manfredi, che se la suonava e se la cantava “da sé” e ad un certo punto diceva: “...e m'accompagno da me”. Ecco, i politici di oggi se la suonano e se la cantano da loro. Solo che li accompagna il popolo social, a suon di cuoricini!
Nessun commento:
Posta un commento