Bene. Affari loro, si direbbe. Se non per una faccenda: ma perché alla politica, vecchia, nuova o vattelappesca, interessa tanto il Bim ed il Ruzzo? Che cosa ci guadagniamo noi se la società che gestisce l'acqua (“Ruzzo”) o il consorzio che si occupa di territorio (“Bim”) cambiano riferimento politico? Pagheremo meno la bolletta dell'acqua? Avremo più servizi? Nel caso, quali servizi?
E poi, perché gestire questi enti, che dovrebbero occuparsi appunto di servizi pubblici, garantirebbe un consenso e quindi un potere? Perché, insomma, la gente voterebbe di più uno o l'altro se questi gestisce il Ruzzo o quant'altro?
Francamente è un mistero. Sono domande alle quali non so rispondere. Veramente non capisco perché la politica si debba fare attraverso codeste guerre di potere. Lo sanno loro, d'accordo. Ma non si degnano nemmeno di spiegarlo bene. Gli basta lanciare il messaggio.
Così
noi utenti-paganti l'acqua, nonché gli stipendi dei pubblici
amministratori, veniamo a sapere dal loro stesso dire di una guerra
politica e non sappiamo il percome ed il perché. Ecco, quando si
dice andate a votare. Votate, appunto e lasciate fare.
P.s.: io non ci sono andato. A votare.
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