domenica 15 agosto 2021

Quella voglia matta di fare il consigliere

ROSETO. No, dico: ma tutti questi aspiranti consiglieri comunali di Roseto, si son fatti due conti? Si parla di 22-23 liste, a spanne un esercito di 350 concorrenti per 16 posti da consigliere. Ma lo sapete che, con cinque candidati sindaci, solo 10 poltrone consiliari vanno alla squadra vincente ed appena 2 (diconsi due) a quella perdente? Lo sapete che quattro poltrone dell'opposizione sono già “riservate” (in senso tecnico, visto il sistema elettorale) per i quattro candidati sindaci battuti?

Cioè, vi rendete conto? Su 350 ne entrano di fatto 12. Non dico percentuali da gratta e vinci, ma da prefisso telefonico certo! Insomma, chi si candida è consapevole che ha 96,6666 possibilità su cento di non farcela? Lo sa che il suo ruolo è solo portare qualche voto, o magari pensa veramente di entrare? No, perché la sensazione è che l'euforia da candidatura sfumi un po' le tinte della realtà. Che, ahiloro! è ben diversa dalle aspettative.

Onde evitare cocenti delusioni, sarebbe bene allora ricordare che le campagne elettorali sono quasi sempre delle trappole per gli elettori e qualche volta anche per i candidati meno esperti. Per usare un vecchio paragone con il desing industriale, si potrebbe dire che si tende a nascondere sotto una carrozzeria nuova un motore più che usato. Per la politica professionista, la campagna elettorale è una attività prevalentemente pratica volta ad acquisire il consenso, in un ottica di businesslike (professionistica, appunto). Tutte le energie di chi organizza davvero le campagne elettorali sono tese soltanto a questo. E bisognerebbe tenerlo presente per evitare di rimanere prigionieri del meccanismo.

Ma tant'è. Contenti loro, si direbbe! Ma forse una causa di questa bulimia da candidatura, questo “priapismo” da liste, come lo chiama il consigliere uscente Adriano De Luca, che quanto a scaltrezza politica non scherza; questa voglia matta di fare il consigliere, insomma, potrebbe derivare dalla scomparsa del pallottoliere. Con questi congegni moderni, tecnologici, che hanno sostituito le vecchie palline roteanti, non ti adduni quando tocchi il bordo: basta un attimo e ti scappa la frizione!

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