mercoledì 4 agosto 2021

Giovanna fa rivivere la "Festa Popolare"

ROSETO. Due donne, con l'aiuto fondamentale di una terza, stanno portando avanti una memoria. Una memoria matta e disperatissima, direbbe il Poeta. Le due donne si chiamano Giovanna Forti e Mara Rapagnà. La terza è Annalisa Rapagnà. Sono, rispettivamente moglie, nipote e figlia di Pio Rapagnà, uomo politico rosetano scomparso tre anni or sono.

Una di queste operazioni di memoria, forse la più simbolica, è la “Festa Popolare 2021”, in omaggio alla manifestazione che dal 1976 al 2017 se non vado errato, Pio Rapagnà organizzava all'Arena Quattro Palme di Roseto. Ecco, l'Arena Quattro Palme: se voleva essere memoria, questa Festa non poteva che svolgersi lì. E Giovanna Forti ha dovuto sudare sette camicie per farsela dare dal Comune, l'Arena. Si è dovuta rivolgere anche al sindaco, Sabatino Di Girolamo, ed alla fine l'ha spuntata. Rimettendoci però un sacco di soldi, visto che si è dovuta sobbarcare notevoli costi, anche tecnici. Ma Giovanna è così: ostinata e determinata. Vuol difendere a tutti i costi la memoria del “suo” Pio. E ci sta riuscendo. Dimostrando dove può arrivare la forza dell'amore di una donna per un uomo.

Quando allo specifico, la Festa se ne va sui temi classici: la musica popolare, la poesia, la mostra fotografica, eccetera. Ma il successo non è nel merito. Il successo è averla fatta. E in questo Giovanna, Mara e Annalisa sono riuscite benissimo. Con la sola forza delle donne. Con un lavoro pazzesco. Con un impegno da numeri uno. E con la forza dell'amore, si ripete.

P.s.: Giovanna mi aveva invitato a dire due parole sul palco della Festa. La ringrazio di cuore. Ma non posso e non voglio. Primo perché non saprei cosa dire. Secondo perché qualsiasi cosa dicessi sarebbe di nessuna importanza, in primis per me. Terzo e più di tutti, perché anche a me i ricordi pesano. Uso perciò come medicina nei mie riguardi il tenerli il più lontano possibile, per quanto posso, chiaramente.

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