martedì 18 maggio 2021

Elezioni rosetane: è come se il tempo si fosse fermato

ROSETO. Ma siamo nel 2021 o nel 2016? No, perché leggiucchiando qua e là sull'affannosa ricerca di un candidato sindaco (vincente?) per Roseto, se dipendesse dagli interessati, forse si ripeterebbero tali e quali le elezioni di cinque anni fa. Una specie di rivincita insomma; una bella, come si dice nel gioco dele carte.

Dunque il sindaco uscente, Sabatino di Girolamo, vuole ricandidarsi. Forse per sfidare se stesso, aggiungo io. L'ex-sindaco Enio Pavone, manco a dirlo, vorrebbe ritentare. Del resto – dico sempre io – lui si ritiene il Numero Uno e non ci è mai stato al fatto di aver perso nel 2016. Rosaria Ciancaione, logicamente, tenterebbe di nuovo. Anche perché – commento sempre io – lei a passare da numero due (anzi, la scorsa volta fu numero tre) non ci sta per natura.

In attesa del return match, se mai vi sarà, questa mattina mi veniva da osservare qualche altra cosa. Per fare una decina di chilometri sulla statale verso nord, infatti, ci vuole mezzora. Non tanto per evitare i ciclisti rigorosamente contromano o le bici elettriche a 40 all'ora sui marciapiedi rasenti le porte dei negozi. No, o meglio non solamente. Capita infatti che la martoriata via Nazionale venga ulteriormente bucherellata da lavori che durano da qualche giorno con relativo semaforo. O magari che una teoria di trattori, per conto dell'Anas credo, rasino erba a bordo strada fermando il traffico in pieno rettilineo con il rischio di tamponamenti sempre dietro l'angolo (pardon, dietro l'albero!). O, tanto per dire, che una rotonda da poco realizzata ed abbellita, venga “trapanata” a fondo per probabili riparazioni urgenti dovute, penso, a rotture fortuite. 

Ecco, dal “sacro” (le elezioni) al profano (il traffico) il passo è breve. Si tratta infatti pur sempre di... affollamento!

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