venerdì 19 marzo 2021

Il Giorno della Zeppola

ROSETO. Nell'Abruzzo che, non fosse per tre quarti “rosso” verrebbe in “giallo”; nella regione di questa inedita tavolozza viral-cromatica da dottor stranamore; resiste la tradizione del “Giorno della Zeppola”, alias Festa del Papà, vale a dire San Giuseppe. File davanti le pasticcerie di Roseto, che per via del distanziamento, rigorosamente ossequiato, sembrano folle davanti ai botteghini dello stadio, quando allo stadio era lecito andare.

Mai come ora, la zeppola appare un talismano, un “vaccino”, l'antidoto di una irreparabile “normalità”. Vi fu un tempo, galassie geologiche or sono, in cui S.Giuseppe era festa nazionale, anche nelle scuole: già, nelle antiche galassie a scuola si andava, persino! Ora è solo la festa della zeppola. Ed è già tanto che almeno questa pasta fritta sia consentito mangiare. Seppur autocertificandone la... necessità!

Si, necessità. Necessità della salute. Della psiche. Della mente. Necessità di una regione vecchia, decrepita e quindi, con uso tecnico di parola, da tempo rimbicillita. Non solo per l'età, beninteso.

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