mercoledì 25 novembre 2020

Se avessi una figlia gli direi...

Se avessi una figlia gli direi: non ti fidare dei monumenti illuminati di colore il 25 di novembre. Quelle sono scenografie, che risolvono ai sindaci la prima pagina della giornata, ma non ti cambiano niente.

Se avessi una figlia gli direi che una donna è libera se ha l'indipendenza economica. Se ha un lavoro sicuro su cui contare. Se ha una casa sua ove riparare in caso di necessità. Se ha un carattere che gli fa mandare a quel paese chiunque in qualunque momento.

Se avessi una figlia gli direi: se non hai la tua indipendenza non solo morale, intellettuale, ma materiale, lascia perdere. Perché qualsiasi uomo può essere il più giusto ed il più sbagliato ad un tempo. Perché l'amore è bello se si ama incondizionatamente la libertà dell'altra/altro. In qualsiasi momento il rapporto non è paritario può essere un rischio. E cento volte meglio essere soli che essere infelici.

Se avessi una figlia questo gli direi, lasciati sempre una “uscita di sicurezza”. La libertà è infatti la possibilità di sbagliare, di cercare, di sperimentare e di dire NO a chiunque, in qualsiasi momento. E per poterlo fare senza rimanere come un coniglio bagnato in mezzo alla strada in una serata di pioggia occorre l'indipendenza.

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