sabato 4 aprile 2020

Oggi non sono potuto venire, a portare un fiore


Oggi non sono potuto venire, a portare un fiore. Il cimitero è chiuso. Per evitare “assembramenti”, hanno detto.

Tu sai benissimo che lì assembramenti non ci sono mai stati. Nemmeno nei giorni di festa. Ci vediamo da quattro anni tutte le domeniche e non abbiamo visto mai nessuno. Raramente qualcuno da lontano. Ma oggi è così. Certo, magari si poteva fare diversamente. Magari scaglionare eventuali accessi. Magari si ci è messa pure qualche piccolezza d'altro genere. Non lo so. Ma è così: il Comune ha chiuso per non sentire storie. Se provassi a dire in giro quello che sto dicendo a te, mi direbbero: "Ma sei pazzo, con quello che sta succedendo tu vuoi portare un fiore?"

Devi sapere, infatti, che ultimamente qui sulla terra si è diffuso un brutto male. Ammazza in modo barbaro. Per fortuna non tutti, ma non si può sapere. In troppi ci hanno rimesso la pelle. In modo brutale. Da soli. Strangolati da atroci sofferenze. Qualcosa di irraccontabile.

La gente si è messa una paura matta. Si è chiusa in casa e non esce più. Quei pochi che escono per qualche motivo legittimo, vengono presi quasi a sassate. Se incontri qualcuno per strada si scanza. E tu ti scanzi. Senza saperlo o volerlo, infatti, potresti ammazzarlo ed essere ammazzato a causa di questo virus maledetto.

Siamo diventati un ammasso di molecole in attesa dell'eutanasia. Un ammasso di molecole senza senso. Dobbiamo nascondere i sentimenti. Non ci possiamo toccare, baciare o abbracciare. La pietà è scomparsa prima del virus, come sempre accade in questi casi. Si vive nel terrore. Per molti, per troppi, è stata una eutanasia della vita. Per tanti sarà una eutanasia economica. Per tutti, una eutanasia sociale.

Non sappiamo quando ne usciremo. In un certo senso sono contento che tu sei là. Ti è stato risparmiato di vedere questo strazio. Avete vissuto quando il mondo viveva. Quando, se avevi una malattia ti potevi curare. Oggi, se dovevi essere operato per qualche acciacco grave, non puoi. Se dovevi essere curato per malanni difficili, non puoi. Ci saranno tragedie enormi.

Comunque qui noi stiamo tutti bene, per fortuna. E speriamo di passarla anche questa volta. Anzi, sa che ti dico: andrà tutto bene, non ti preoccupare.

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