mercoledì 26 febbraio 2020

Sulla questione virus

A bocce di nuove ferme, la questione del coronavirus ci dovrà fa riflettere (ma non succederà, nessuno ci rifletterà) su quanto è facile perdere il diritto alla libertà. Non serve un colpo di stato: basta un virus un po' nuovo. E il governo ti può chiudere in casa con il consenso popolare. Non solo perdi la libertà. Ma vieni isolato socialmente. Quello che fino allora ti avevano indicato come un valore, cioè il rapporto socale, la vicinanza con l'altro, la vita di relazione, diventa indice di “vita insana”. Il modello che ti propongono è l'isolamento, la paura, la distanza con l'altro. Vieni limitato nel contatto fisico. Ed anche questo con il plauso del popolo. Ed attenzione, se ti dicono che “vita sana” vuol dire essere isolato, allora vale sempre, anche dopo, purtroppo.

Quando si parla di Costituzione, di Valori, di Antifascimo e amenità del genere, ricordatevi che valgono solo in tempi di pace; solo per chi sta bene in salute; solo se non ci sono virus anomali. L'unico antitodo, blando ma il solo, è l'economia; i soldi: se perdi soldi perdendo la libertà, forse un po' di giri di corda al guinzaglio te li allentano.

Nessun commento:

Posta un commento

Liliana e la solidarietà (con qualche riflessione natalizia)

Liliana di Tecco ROSETO. A Roseto i poveri esistono. Nonostante il benessere medio della cittadina. E malgrado la narrazione ufficiale, che ...