domenica 12 gennaio 2020

Per dir del Ruzzo. E di qualche altro ente

ROSETO. In quelle (per mia fortuna) poche volte che ho avuto a che fare con la “Ruzzo reti” da utente, ho notato quanto segue:

a) bollette recapitate spesso a ridosso della scadenza;

b) difficoltà o impossibilità di veder applicata la lettura comunicata per telefono;

c) code estenuanti agli sportelli informazione dotati di improbabili “numeretti” volanti di prenotazione;

d) tempi lunghissimi per accettare una voltura;

e) burocrazia da record per qualsiasi pratica.

Tutto questo con una tariffa che è triplicata in pochi anni, passando – per la fascia minima – da circa 25 centesimi al metro cubo a 75 centesimi.

Questo io so da utente. A quale partito o corrente di partito appartenga (o debba appartenere) chi governa l'Ente non lo so e poco m'interessa dato che ritengo che tale appartenza politica, attuale o futura, poco o nulla incida su me utente.

Io so che dovrò pagare sempre di più per un servizio ai miei occhi insoddisfacente.

Circa l'altra corsa alla poltrona per altro ente (Istituto zooprofilattico) di cui è cronaca in questi giorni, non so invece nulla perché fortunatamente con quell'istituto non ho mai avuto a che fare da utente. Per cui dei lamenti a mezzo stampa di una parte della destra di Roseto, che si sente snobbata dalla destra abruzzese di cui pur si dichiara amica ed alleata, non saprei proprio che dire.

Posso solo notare, come dato di cronaca, che l'indennità prevista per la suddetta poltrona dello Zooprofilattico è data, secondo il sito web in questione, in circa 23 mila euro l'anno. Quando prende di “stipendio” il presidente del Ruzzo, invece, non lo so perché, malgrado un'ora di smanettamento sul web, non sono riuscito a trovarlo. Naturalmente da qualche parte sarà scritto, ma io non l'ho trovato.

Buona domenica

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