ROSETO. In quelle (per mia
fortuna) poche volte che ho avuto a che fare con la “Ruzzo reti”
da utente, ho notato quanto segue:
a) bollette
recapitate spesso a ridosso della scadenza;
b) difficoltà o
impossibilità di veder applicata la lettura comunicata per telefono;
c) code estenuanti
agli sportelli informazione dotati di improbabili “numeretti”
volanti di prenotazione;
d) tempi
lunghissimi per accettare una voltura;
e) burocrazia da
record per qualsiasi pratica.
Tutto questo con
una tariffa che è triplicata in pochi anni, passando – per la
fascia minima – da circa 25 centesimi al metro cubo a 75 centesimi.
Questo io so da
utente. A quale partito o corrente di partito appartenga (o debba
appartenere) chi governa l'Ente non lo so e poco m'interessa dato che
ritengo che tale appartenza politica, attuale o futura, poco o
nulla incida su me utente.
Io so che dovrò
pagare sempre di più per un servizio ai miei occhi insoddisfacente.
Circa l'altra corsa
alla poltrona per altro ente (Istituto zooprofilattico) di cui è
cronaca in questi giorni, non so invece nulla perché fortunatamente
con quell'istituto non ho mai avuto a che fare da utente. Per cui dei
lamenti a mezzo stampa di una parte della destra di Roseto, che si
sente snobbata dalla destra abruzzese di cui pur si dichiara amica ed
alleata, non saprei proprio che dire.
Posso solo notare,
come dato di cronaca, che l'indennità prevista per la suddetta
poltrona dello Zooprofilattico è data, secondo il sito web in
questione, in circa 23 mila euro l'anno. Quando prende di “stipendio”
il presidente del Ruzzo, invece, non lo so perché, malgrado un'ora
di smanettamento sul web, non sono riuscito a trovarlo. Naturalmente
da qualche parte sarà scritto, ma io non l'ho trovato.
Buona domenica
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