martedì 19 novembre 2019

Torno volentieri sul post di ieri. Circa l'assessore Fioretti

ROSETO. Una carissima amica, nonché attenta lettrice di questo bolg, mi fa tornare un attimo sul mio post di ieri. Quello – che potete leggere sempre qui – sulla visita dell'assessore regionale leghista, Piero Fioretti all'istituto “Moretti”. Dunque il problema è il bus. Bisogna aggiustare l'orario di alcune corse. Anche il Comune di Roseto lo ha chiesto e finora né il Comune né la Regione pare aver risolto il problema.

Il mio post è parso agli occhi della mia cara amica un po' troppo tenero con Fioretti. Lo ammetto. La sua è l'impressione giusta. E dico perché.

La Lega, di cui Fioretti è esponente, è trattata dalla propaganda politica avversa come un partito “fascista” (tra virgolette), autoritario, discrimitario i cui elettori sono paragonati a gente incolta quasi che accenda ancora il fuoco con la pietra focaia.

Bene. Se l'esponente di un partito così dipinto, va in una scuola, ci trascorre quasi due ore, ascolta tutti, dichiara disponibilità e mostra uno stile super-dialogante; allora se questo capita, a mio modesto avviso, questa è una “notizia” politica. Perché se fosse andato lì un'esponente del Pd (e tra l'altro una rappresentante molto brava del Comune c'era) non sarebbe stata “notizia”. Perché il Pd passa come il partito dei libri, della cultura, della competenza, eccetera. Secondo me è solo un partito che fa una politica supponente, ma questo è un altro discorso. Allora è normale che un partito dei libri vada in una scuola. Se lo fa, invece, chi è accusato di troglodilismo politico e lo fa con stile pacato e costruttivo, a mio avviso costituisce un fatto di cronaca.

Ecco, tutto qui. Quanto a me, non voto Lega. E l'ho detto ieri, davanti ad altre persone, direttamente al politico in questione. 

P.s.: ringrazio davvero di cuore la cara amica che me lo ha fatto notare. Perché in effetti meritava di essere sottolineato.

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