ROSETO. Una carissima
amica, nonché attenta lettrice di questo bolg, mi fa tornare un
attimo sul mio post di ieri. Quello – che potete leggere sempre qui
– sulla visita dell'assessore regionale leghista, Piero Fioretti
all'istituto “Moretti”. Dunque il problema è il bus. Bisogna
aggiustare l'orario di alcune corse. Anche il Comune di Roseto lo ha
chiesto e finora né il Comune né la Regione pare aver risolto il
problema.
Il mio post è
parso agli occhi della mia cara amica un po' troppo tenero con
Fioretti. Lo ammetto. La sua è l'impressione giusta. E dico perché.
La Lega, di cui
Fioretti è esponente, è trattata dalla propaganda politica avversa
come un partito “fascista” (tra virgolette), autoritario,
discrimitario i cui elettori sono paragonati a gente incolta quasi
che accenda ancora il fuoco con la pietra focaia.
Bene. Se
l'esponente di un partito così dipinto, va in una scuola, ci
trascorre quasi due ore, ascolta tutti, dichiara disponibilità e
mostra uno stile super-dialogante; allora se questo capita, a mio
modesto avviso, questa è una “notizia” politica. Perché se
fosse andato lì un'esponente del Pd (e tra l'altro una
rappresentante molto brava del Comune c'era) non sarebbe stata
“notizia”. Perché il Pd passa come il partito dei libri, della
cultura, della competenza, eccetera. Secondo me è solo un partito
che fa una politica supponente, ma questo è un altro discorso.
Allora è normale che un partito dei libri vada in una scuola. Se lo
fa, invece, chi è accusato di troglodilismo politico e lo fa con
stile pacato e costruttivo, a mio avviso costituisce un fatto di
cronaca.
Ecco, tutto qui.
Quanto a me, non voto Lega. E l'ho detto ieri, davanti ad altre
persone, direttamente al politico in questione.
P.s.: ringrazio davvero di cuore la cara amica che me lo ha fatto notare. Perché in effetti meritava di essere sottolineato.
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