lunedì 28 ottobre 2019

"Centro del riuso". ora c'è il progetto. E sulla carta è bellissimo. Ma se funzionerà o meno lo dirà solo il tempo (tra l'altro è tutto ancora da costruire)

ROSETO. Quando verrà realizzato (si parla di fine 2020 se va bene) brillerà di acciaio speciale; stupirà per tecnologia innovativa; sarà ecologicamente correttissimo. Anzi, impersonerà l'economia circolare, la cultura del rifiuto e tutti i bla-bla-bla politici positivi normalmente connessi a queste locuzioni buone per tutte le stagioni.

Si sta dicendo del “centro del riuso”, stamattina di nuovo annunciato in Comune. Verrà costruito, al prezzo di 510 mila euro circa, dietro lo stadio di Fonte dell'Olmo. La novità dell'annuncio è che ora il Comune ha il progetto, redatto dagli ingegneri Cristina D'Angelo e Adelio Micozzi dello studio “D'Angelo & Micozzi con Fabbioni e partener”, tecnici stamane invitati all'incontro stampa.

Si tratta, in breve, di nove container di tipo navale lunghi 6 metri e larghi circa 2,50, sistemati ai lati di una tettoia centrale, per circa 150 metri quadrati coperti e meno di 200 metri cubi di volume. Qui, negli auspici, i cittadini potranno portare mobili vecchi, televisori da dismettere, cartoni e quant'altro non usano più. Beni che poi verranno reimmessi in circolo se funzionanti. Il tutto secondo un meccanismo tutto da inventare, condizionato pressocché totalmente dal tipo di gestione che verrà escogitata e di cui, allo stato, non si capisce un accidente.

Insomma, una perla nella collezione del “faremo”, per il momento. Che è stata appassionatamente illustrata alla stampa dal solo (elegantissimo come sempre) assessore Nicola Petrini, che ovviamente ci crede. Il sindaco Sabatino Di Girolamo, però, è d'accordissimo con il progetto, ha detto l'assessore, ma questa mattina non poteva esserci perché impegnato.

Cosa dire allora? Al solito: se son rose fioriranno, se son spine pungeranno (spine sempre riservate a noi cittadini, naturalmente).

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