La realtà è un po' diversa. Si prenda a caso dal ponderoso dispaccio di ieri.
La villa comunale? Lavori iniziati nel 2016. Dopo quasi dieci anni, agibili appena un paio di stanze al piano terreno. il resto è nelle mani del Signore, come si dice.
Pontile? In ristrutturazione da 7 anni. Per 100 metri di struttura, tra spesi e previsti, circa 3 milioni, 30 mila euro al metro. A Genova hanno rifatto il ponte Morandi (1.067 metri) in venti mesi. Noi in 84 mesi stiamo ancora agli annunci di completamento.
Villa Clemente? Dopo cinque anni di chiacchiere e progetti, siamo riusciti ad aprire il cantiere. Lavori tutti da fare.
Consultorio? Eravamo riusciti a farcelo scappare. Lo abbiamo riacciuffato dopo 10 mesi di fastidio per gli utenti, costretti a recarsi a Notaresco.
Lavori dissesto? Procurati dall'ex-vice sindaco Simone Tacchetti alla fine degli anni dieci del secolo presente.
Palestra Cologna? In ballo dal 2009.
Scuola Romani? Abbiamo dovuto rescindere il contratto con l'impresa (provvedimento pubblicato proprio ieri). E così via.
Quindi, calma. Ma il comunicato - a parere di queste righe - ha una sotto-lettura tutta politica. Vale a dire: noi abbiamo portato a termine - sostengono sindaco e vice - o meglio messo una pezza, ad opere che erano state lasciate di traverso dall'amministrazione precedente, che aveva combinato - sempre a parer loro - dei disastri.
E chi era l'amministrazione precedente? Quella del PD, guidata dal sindaco Di Girolamo. Quel PD cioè con il quale Pavone e Sottanelli, "Azione" in altri termini, vorrebbe "alleare" a tutti i costi "noi" giovani e talentuosi amministratori!
Sotto-lettura della sotto-lettura: noi, sindaco e vice, efficienti e moderni, insieme a quelli lì preferiremo proprio non andare. Capito Enio e Giulio?

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