ROSETO. Fossi nell'assessore Luciani, mi guarderei da certi consigli...
9 febbraio. “Inceneritore” alle porte. Il Comune di Atri è preoccupato per un co-inceneritore autorizzato dalla Regione, con qualche prescrizione, a due passi dal Vomano, quindi da Roseto. L'ambientalista Nugnes, invece, non si è mai scaldato troppo per tale questione. Così come Sottanelli e Pavone, assai presenteisti su tutto, ma non su questo. Si vede che a Nugnes, per mantenere l'accredito ecologico presso il popolo, bastano e avanzano le piantine bonsai di Marco Borgatti.
9 febbraio. L'app d'oltretomba. I frollini frequentano il cimitero. Tra i loro tanti difetti, c'è anche quello di portare un fiore, la domenica mattina, ad una tomba che gli è cara. E si accontenterebbero che il cancello fosse aperto quando va aperto e chiuso quando va chiuso. Anche due maniglie alla scala, gelata d'inverno e bollente d'estate, prima della svolta presenti, non sarebbero sgradite. Ma a quanto pare è chieder troppo. Sembra facciano più colpo queste inutilerie d'oggidì tipo app, hip, hop... urrà!
10 febbraio. A Milano... a Milano... I nostri solerti amministratori si caricano sulle spalle la fatica di un lungo viaggio a Milano. Sino alla fiera del turismo. Naturalmente per bene nostro. Nell'intanto, l'onorevole Sottanelli pubblica una foto enigmatica: un Pavone in primo piano, ma di profilo protende le braccia verso un Nugnes mezzo fuori campo (non si capisce se per abbracciarlo o indicarlo) con un Sottanelli che se a ride sotto i baffi. Che avrà voluto di'?
11 febbraio. A momenti ci fanno un sequestro. Il Comune ha addirittura rischiato un fermo amministrativo. Con tanto di preavviso dell'Agenzia dell'Entrate. A causa di alcune pendenze fiscali, nei confronti soprattutto del Consorzio di bonifica. Ricevuto l'avviso ha pagato di volata. Comprese 92 euro di spese aggiuntive.
12 febbraio. I cattivi consigli di mister Mario al giovane Francesco. Pescato in quel che all'opposizione pare un clamoroso conflitto d'interessi (aver votato una delibera per un contributo ad un'associazione di cui faceva parte) ed all'interessato una cosa regolarissima (da quegli incarichi sociali mi sono dimesso, dice) la reazione è un'immediata conferenza stampa. Nella quale, però, il sindaco dice tra l'altro: ho chiesto io all'assessore di venire in Giunta a votare quella delibera. Ma perché, lui non voleva votarla? E comunque bel consiglio: proprio quello che lo ha impelagato. Ma non è tutto. Alla fine dell'incontro-stampa il sindaco tira fuori un foglietto e fa firmare in diretta all'assessore l'impegno a ricandidarsi. Ohibò, ma non voleva nemmeno ricandidarsi il giovane Francesco (Luciani)? Diceva Leo Longanesi: non datemi consigli, so sbagliare da solo!
13 febbraio. Solito refraine. Pavone in Regione (da quasi un anno) non cambia registro. Il tema è sempre quello: sono inascoltato!
14 febbraio. Un solo preventivo. E poi ci si accorge che per alcune forniture (ad esempio le lampade per le palestre) il Comune richiede un solo preventivo, a prezzi tra l'altro piuttosto pieni. Ora, se malfatte leggi (definitivamente peggiorate dall'attuale Governo) consentono ai sindaci questo ed altro è pur vero che non vietano il vaglio di più offerte. Quali sarebbero quei privati cittadini che, a casa loro, consentirebbero al capo-condomino di procedere a qualsiasi spesa senza almeno acquisire tre preventivi? Ma quel che i privati cittadini non permetterebbero mai al proprio condominio concedono facilmente al proprio Comune. Anzi, più spende più lo votano.
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