giovedì 16 marzo 2023

Per dir della raccolta differenziata

ROSETO. Tra le tante cose che non sopporto della cosiddetta “modernità”, una è senz'altro la raccolta differenziata dei rifiuti. La trovo ingannevole.

Dunque pretende la stessa ed i suoi fans adoranti che io, dopo aver pagato la profumata tassa al Comune per lo smaltimento, dovrei mantenermi il puzzolente sacchetto sul comodino (si fa per dire) previo esporlo all'uscio fino a che il Comune stesso, nei giorni da lui stabiliti a suo piacimento, mandi il camioncino a ritirarlo. È praticamente un servizio che rendo io al Comune e, per esso, alla ditta incaricata del ritiro, ma che viene messo per intero a mio carico. A tutto beneficio va da sé dei floridi bilanci dell'industra del settore nonché delle casse municipali medesime.

Ora, questa autentica imposizione di spese e di fastidio vorrebbe esser spacciata per virtù civica. Addirittura da inculcare fin dalla più tenera età scolare, onde formare dei futuri provetti cittadini in grado di separare la buccia delle banane dall'involucro nonché di cestinare nel foro preordinato la carta delle caramelle. Un pedagogismo moralistico da stato etico, che viene sistematcamente accettato ed esaltato.

Nel frattempo, mentre noi spacchiamo il capello in quattro, anzi mentre appallottoliamo nel verso prescritto la carta della caramella, ecologicamente ci impongono di tappezzare le pareti delle nostre dimore con tonnellate di plastica onde renderle conformi alla “classe energetica” da loro inventata all'occasione. Del pari i nostri risparmi prendono l'ansia dei fallimenti bancari sempre più inaspettati e la manodopera a bassimo costo, magari importata, annulla ogni speranza di ascensore sociale.

Ma noi sappiamo come scartare una caramella senza... inquinare; come riporre una ciccha senza... sgocciolare la cartuccia; come ricaricare un auto senza... anzi no; quello no: perché è da vedere se ci lasciano i soldi per comprare una macchina elettrica che loro vogliono e se abbiamo un garage collegato con la rete che loro desiderano per riattizare le pile scariche.

Le mie di pile di pazienza sono scariche da un pezzo. Cari Signori, io alla vostra raccolta separata non credo. Potete imporla, anzi lo fate, ma convincermi è altro paio di maniche!

Nessun commento:

Posta un commento

Viaggio intra-rotatorio nell'Italia dell'antico detto: chi più ne fa diventa priore! E di un semaforo che ne è simbolo e farsa insieme

ROSETO. Che poi una mattina d'un venerdì dell'ottobre rosetano che fai se vedi il cielo bigio? Bhe dici, sa che è? Mo' vado a tr...