domenica 18 dicembre 2022

Eccessive le aspettative sul nuovo piano regolatore

ROSETO. Sono parse eccessive ed enfatiche le aspettative sul nuovo piano regolatore della città. Primo perché si tratta di un piano che ha bisogno ancora di mesi e mesi, anzi anni per vedere la luce. Secondo perché si basa sul trend di crescita della popolazione degli ultimi dieci anni. Il che è augurabile ma improbabile, visto l'andamento demografico generale del Paese. Roseto è una fortunata eccezione in tal senso, ma non è detto che sia un'isola del tutto felice rispetto al contorno.

In realtà, l'aspettativa reale del prossimo piano riguarda le cosiddette aree a vincolo decaduto. Di cosa si tratta? Semplice. Ogni piano regolatore, infatti, riserva una certa estensione di terreni per i servizi pubblici: costruire scuole, strade, spazi a verde attrezzato, eccetera. Su questi terreni appone un vincolo di esproprio, cioè quando servono il Comune le espropria ai legittimi proprietari pagando la relativa indennità. Siccome però quasi mai il Comune (tutti i Comuni più o meno), per i motivi più vari, essenzialmente finanziari, realizzano i servizi preventivati, questi terreni restano vincolati, ma non espropriati. I proprietari cioè non possono costruirci, ma il Comune non se li prende. Passati cinque, massimo dieci anni, il vincolo scade, ma i proprietari non possono lo stesso edificare a meno che non facciano causa al Comune chiedendo il danno.

Il piano che verrà dovrebbe rimettere in gioco queste aree. Non è necessario rifare un piano per questo scopo, basterebbe una variante ad oc. Tuttavia il Comune pare voglia aspettare il nuovo piano, rischiando ovviamente le cause. Comunque, prima o poi dovrà restituire ai loro proprietari la possibilità di costruire o naturalmente, se preferiscono, vendere come terreni edificabili queste aree. E sono valori, quelli annunciati al consiglio comunale di poche sere fa, non lievi. Si conta infatti di far edificare sui terreni a vincolo decaduto case che possono ospitare fino a 1.500 abitanti. Tanto per capire, si tratta di 5-600 appartamenti, come dire una trentina di palazzine da 20 appartamenti ognuna.

Questa parte occuperà di fatto più della metà di tutte le aree edificabili che verranno concesse dal nuovo piano nella prospettiva di due o tre mila abitanti in più nei prossimi dieci anni. E ciò significa che si sta disegnando un piano ancora una volta super-dimensionato quanto a metri cubi e metri quadri edificabili. Tutto il resto è narrazione, come si dice oggi. Metri cubi e metri quadrati sono invece concretissimi valori immobiliari: rendita urbana si sarebbe detto un tempo usando il linguaggio urbanistico d'antan.

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