Ritroviamo statue di 2 mila e 400 anni fa e distruggiamo il bello che ancora rimane tra noi, tipo gli alberi nelle città. Ci piace il brutto, anche se non l'ammettiamo. In tutti i sensi. Ci sono Stati in guerra le cui popolazioni, sembra, vogliono solo fare la guerra, indifferenti ai lutti ed alle distruzioni.
Festeggiamo cadute di muri di trent'anni fa ed erigiamo barriere tutti i giorni: contro chi non la pensa come noi, contro chi dubita nella fede-scientifica, contro chi dissente. Se in qualche zona della provincia italica va al governo “A” al posto di “B”, gli amici di “A” hanno un occhio di riguardo a danno degli amici di “B”, che lo ebbero.
Due giovani professionisti, se vengono da famiglie diverse, hanno destini diversi. Mettiamo che uno ha le “spalle” coperte: va a lavorare in una grande città, lo “costringono” a rendersi fiscalmente autonomo anche se “dipendente” di fatto, guadagna 800 euro al mese, esce la mattina alle sette e rientra la sera alle otto e campa con i soldi che gli mandano da casa altrimenti morirebbe di fame. Il suo datore di lavoro ringrazia; anzi nemmeno: sembra lo pretenda. L'altro, stesso titolo di studio, già compagno di classe, non ha una famiglia benestante dietro di se. Va all'estero, guadagna il triplo della compagna rimasta in Italia, ha orari “umani” e pensa di non tornare più.
È questa l'Italia che oggi si “diverte” con sbarchi si sbarchi no e che piange perché gli manca la distrazione del mondiale: di pallone!
P.s.: non sto parlando della signora Meloni, beninteso, che fa il suo mestiere di politica e lo sa fare!
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