domenica 27 dicembre 2020

Quella voglia matta di carota e bastone

Les gendarmes hanno sentinellato a palmo il territorio per assicurare il Governo che i sudditi eseguivano alla perfezione l'ordine di rinchiudersi in casa. Magari per consumare le circa 200 euro a testa che le statistiche garantiscono sborsate onde tener da parte le cibarie festaiole. Del resto questo Paese ama gli estremi: o non esce nemmeno a far fare pipì al cane oppure esce tutto e si ammucchia manco non ci fosse un domani. Le mezze misure non vanno di moda.

Al di là del terribile virus e delle relative necessarie chiusure, tuttavia, è stupefacente la voglia del Paese di essere messo sotto controllo. Non solo per la pandemia. C'è proprio una frenesia di venir custoditi. Vale anche per le telecamere in ogni dove, compreso i semafori. La gente le vuole. Ambisce ad avere un militare (fisico o elettronico) ad ogni angolo. C'è proprio una voglia di autoritarismo espressa.

Il bello è che tutto questo annulla totalmente i propri freni inibtori. Non è che uno non si assembra per paura di ammalarsi e far ammalare, cioè per autonoma scelta, ma perché glielo impone il Governo. Difatti, quando il governo dice di uscire, si esce. È proprio il desiderio della “regola”, a prescindere se sia giusta o sbagliata: l'importante è che ci sia una regola da osservare. Una voglia matta di carota e bastone.

Spaventoso, si direbbe.

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