ROSETO. Torna sul tappeto
il problema del randagismo. L'Associazione “Qua la Zampa”, che si
occupa come può anche delle adozioni, propone un incontro. Tema non
nuovo, questo dell'abbandono o dei maltrattamenti di cani e gatti.
Già l'amministrazione del sindaco Pavone adottò un regolamento ad
oc, peraltro preceduto da alcune ordinanze per l'accesso alle
spiagge. In concreto, però, poco è mutato. Soprattutto sul versante
del canile e delle zone verdi dedicate.
Qualcosa – oltre
a minacciare giuste multe per le deiezioni – han fatto anche
l'assessore Petrini ed il sindaco Di Girolamo. Ad esempio le 30
cassette dispensatrici di sacchetti, se non fossero però presto
rimaste desolatamente vuote di ricambi.
A Roseto gli
animali d'affezione, sopratttutto cani e gatti, non mancano. Abbiamo
anche negozi specializzati, ambulatori veterinari e persino un lido.
Anche se – lamentano gli affezionati – non “si capisce se i
cani possono fare il bagno o debbano solo... prendere il sole!”
Si pone quindi il
problema del canile, attualmente fuori comune, con le relative spese,
esse sì a carico del Comune. Un ricovero in loco – dicono sempre
gli appassionati dei bau bau – garantirebbe migliori condizioni
agli animali, più prevenzione degli abbandoni e forse un po' di
lavoro ai volontari che si prodigano per le cure.
Insomma, anche in
tempi sfortunatamente pandemici, questi problemi non spariscono. Con tutte
le necessità, anche economiche, cui fan fronte con difficoltà le
associazioni di volontariato. Senza dimenticare – si potrebbe
osservare con qualche malizia – che anche i proprietari dei cani
votano. Ed a Roseto sono tanti coloro che hanno a cuore gli animali:
basta dare un occhiata in giro!
P.s.: ah, dimenticavo: pare che a
Pineto il problema sia stato affrontato meglio. Ad maiora, allora.
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