ROSETO. Allora, il Comune
ha avuto i soldi per sistemare la frana di contrada “Belsito”?
Si, ma anche no, direbbe il Crozza-Veltroni d'antan. Vediamo,
cominciando dalla delibera n.424/019 varata dalla Giunta comunale.
Svela, l'atto ufficiale, che la questione è in ballo dal 2014, cioè
un lustro or sono. Quando la Regione avviò un censimento delle frane.
E chiese al Comune di mandargli una scheda tecnica. Cosa che il
Comune inviò giusto cinque anni fa.
La Regione, a quel
punto, girò la palla al Governo, chiedendo una cifra di circa 345
mila euro. Quasi subito il Comune compilò quindi un progetto
preliminare per quell'importo. Senonché la Regione stessa, a stretto
giro, disse che i fondi erano addirittura maggiori. Si poteva
progettare anche per 370 mila euro. Il Comune, ovvio, adeguò nel
giro di pochissimo tempo, l'importo del progetto stesso.
A questo punto c'è
un salto di circa quattro anni. Durante i quali non c'è scritto cosa
è successo. Fino a che, ad aprile scorso, la Regione chiede una
integrazione documentale. Il Comune si adegua alla richiesta e
l'importo del progetto sale ad 1 milone di euro tondo tondo, cioè
triplica quasi rispetto alla previsione precedente. Di questo
milioncino, ben 122 mila euro circa sono per la progettazione.
Quindi quello che è
successo adesso – e che ha dato titolo a dichiarazoni di varia
contentatura – è semplicemente la “presa d'atto” di una
convenzione per la progettazione. La delibera in questione, cioè,
non autorizza in alcun modo a parlare di risoluzione della frana in
zona “Belsito”, ma soltanto che si dovrà elaborare il progetto
dal quale, non si sa quando, origineranno i lavori.
Ora, se ci sono
voluti cinque anni per arrivare a stabilire che il 12 per cento circa
dei soldi che occorrono per riparare la frana servono per fare il
progetto, quanto tempo ci vorrà per eseguire in realtà
l'intervento? Ecco, la domanda di cronaca pare piuttosto questa, più
che decantare il “successo” amministrativo ottenuto. Si spera,
vale a dire, che il versante franoso venga arginato prima che il
mondo si estingua per le cause che la gentilissima lady Greta ci rammenta con efficace martellante mediatica
risolutezza.
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