venerdì 26 febbraio 2021

Dieci anni fa l'alluvione

ROSETO. La mattina del 2 marzo 2011 ci svegliammo e Roseto ci sembrò Venezia. Ci eravamo allagati. Dopo alcuni giorni di pioggia insistente.

Per casualità della storia, dieci anni dopo, il sindaco, Sabatino Di Girolamo, ed il vicesindaco, Simone Tacchetti, hanno annunciato alcuni interventi che dovrebbero scongiurare per il futuro il ripetersi di quegli allagamenti e non solo.

In pratica, in diversi punti della città e delle frazioni, si metteranno grandi tubi sotto le strade e nei dintorni. Una decina di cantieri, un paio dei quali già partiti, per un valore complessivo di 10 milioni di euro, ottenuti dal Comune vincendo appositi bandi governativi. 

L'Amministrazione comunale fa molto affidamento su queste opere, che ha comunicato alla stampa quale motivo di orgoglio del proprio agire politico.

Si tratta, ovviamente, di un'ottima intenzione. Ora c'è solo da augurarsi che i lavori siano conclusi a breve e nella loro buona esecuzione pratica. Sperando nella giusta sezione dei tubi e nella loro effettiva spiovenza. In modo che non abbisogni più della gondola che dieci anni fa credemmo di dover prendere per attraversare i sottopassaggi manco fossero le calli della laguna della Serenissima. 

giovedì 25 febbraio 2021

Torre Cerrano: la questione è politica

PINETO. Grandi benvenuto a mezzo stampa per Fabiano Aretusi, nuovo presidente del Cda parco marino “Torre del Cerrano”, designato dal Comune di Pineto. Il consulente aziendale in materie finanziarie nonché operatore turistico, Aretusi, per la verità non è nuovo ad esperienze proprio nel cda del Cerrano stesso.

Ma non è questo il punto. Semmai la vicenda è latamente politica. Va accennato infatti, che un tempo il consiglio d'amministrazione della Riserva marina Torre Cerrano era a sei: due consiglieri ciascuno per i comuni di Silvi e Pineto ed uno a testa per Provincia e Regione. Poi la Provincia, durante la presidenza Catarra se non erro, uscì, ed il Cda rimase a cinque. Tale e quale ad oggi, anche se la Provincia nel frattempo è rientrata. Difatti l'ente di via Milli siede nell'Assemblea del Parco, che è poi l'organismo composto dai sindaci di Pineto e Silvi, più il rappresentante di Provincia e Regione, che elegge il cda stesso.

Perché se ne dice? Perché la nomina in questione è stata ottenuta dal sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, dopo una battaglia legale. Per statuto, infatti, la presidenza spetta ad alterni mandati a Silvi e Pineto. Tuttavia, siccome la vicenda ha assunto anche una percezione politica, non si può sottacere che il comune di Pineto, l'unico oggi retto da un'amministrazione di centro-sinistra, nonostante la vittoria al Tribunale amministrativo (Tar), resta politicamente in minoranza sia dentro il Cda che in sede di Assemblea, visto il diverso colore politico degli altri enti rappresentati.

E si, perchè l'ambiente, i parchi, sono eccome una questione anche politica. Dove contano le forze in campo e dove hanno, di fatto, una voce rilevante anche le varie anime ambientaliste. Le alte stanze proprio del Cerrano, tanto per dire, hanno visto storicamente la presenza di alcuni esponenti del mondo ambientalista.

Ecco allora che la questione, politicamente, è un po' più complessa del “benvenuto” ad altoparlanti spiegati, che forse segna solo un passaggio di una storia dove i confini tra politica ed ambiente si confondono un pò. Vogliamo chiamarla transizione ecologica? Oggi va di moda.

sabato 20 febbraio 2021

Competition is competition: ma a voi interessa qualcosa di dove va Costantini?

GIULIANOVA. In Abruzzo v'è competizione dentro il centro destra. Evidente nel caso del passaggio alla Lega del sindaco di Giulianova, Ivan Costantini. Ma chiara anche nella difficile designazione del candidato sindaco a Roseto. Una competizione che forse passa anche per l'eventuale nomina dei sottosegretari del nuovo governo. E che è molto da addetti ai lavori. Alla gente non credo interessi molto. Anche se gli equilibri interni poi influiranno sulle amministrazioni locali e quindi anche sulle persone normali.

Il gioco politico, del resto, arriva all'elettorato sempre all'ultimo momento. Quando i dati sono tratti. E pronti per essere sottoposti alla ratifica del voto. Ma questo vale non solo per il centro-destra: vale per tutti. La politica è un gioco di forza e di equilibri; di scacchi e di potere. Poi ci sono alcuni che ancora tifano per ideologia o per interessi, qualcuno cui piace fare l'osservatore o spettatore disinteressato (chi scrive è tra questi) e tutti gli altri che hanno problemi e cose ben più importanti daffare.

domenica 14 febbraio 2021

Il caffé che sborra: mon amour (notate i due punti del titolo, bow ad un certo fortunato quesito...)

Siamo tornati alla tazzina del caffé da asporto che sborra sui vestiti e sui sedili della macchina. Parlo di me, naturalmente. L'Abruzzo ha il record delle chiusure ed il record dei contagi. In pratica siamo rossi o arancioni, tranne qualche pausa, dal 10 novembre scorso e siamo, ad un tempo, una delle regioni più appestate d'Italia. Vabbé, sarà il destino cinico e baro.

Intanto ieri a Roma c'è stato il passaggio della campanella, nel senso del cambio di governo. Non capisco quelli di... quella parte politica (5Stelle per non far nomi) che si lamentano. A votare non sono voluti andare. Il Conte Primo se lo sono fatti scappare dall'Alleato di allora. Il Conte Secondo non sono stati capaci di corazzare malgrée la buona volontà dei “Ciampolilli” di turno. Nonostante tutto quello che hanno combinato a livello politico, gli hanno pure conservato qualche Poltrona ministeriale e non si accontentano?

Scendendo di scala (geografica) cominciamo ad avere i primi segni... significativi di “digitalizzazione”. Tipo un grande fratello che ti sorveglia (telecamere urbane) dalla mattina alla sera. Ti fa pagare caro se non capisci che i sindaci hanno un codice stradale tutto loro per il quale il giallo e il rosso (semaforici) pari quasi sono. Ti allegerisce il portafoglio se passi di uno all'ora i 30 orari che loro amano dedicarti. E via discorrendo.

Del resto, se vuoi “transitare” ecologicamente, ammesso che ti facciano uscire dalla reclusione domestica, puoi farlo solo a piedi, al più in monopattino, massimo in bici assistita. Se insisti con le quattroruote, allora ti obbligheremo a girare su te stesso ogni 50 metri per mezzo di apposite “rotonde” anti-mobilità da noi studiate.

La nostra modernità sostenibile è questa. Lavoro? Vietato se non in forma assistita. Mobilità? Vietata se non in monopattino. Diritti? Roba da... incivili! Ah ecco: incivili, parola di gran moda: la usano potenti e potentucci rivolgendosi ai sudditi ed i sudditi tra di loro istessi per non dimenticar l'abitudine.

Buon San Valentino.

venerdì 12 febbraio 2021

"Del vecchio governo non mi fidavo, del nuovo non so"

Ma quale normalità! Ma dopo un anno di clausure chi vuoi che la ricordi, la normalità! La normalità ormai è questa” – dice Maria, nome di fantasia ma storia realmente da me ascoltata oggi – e significa continuare a pagare contributi previdenziali e assicurativi, la tassa sui rifiuti, l'affitto del locale, senza incassare niente per mesi.” 

Per chi ha un'attività piccola come la mia, è un casino. Una volta con un locale così ci campavi bene la famiglia. Oggi non so che fare. Se devo chiudere, dove lo trovo un lavoro? Stamattina ho sentito alla radio che i navigator prendono 1.700 euro al mese di stipendio. Sa da quant'è che non vedo 1 milione e 700 mila euro tutti insieme? E dio non voglia che il nuovo governo ci toglie pure questi pochi indennizzi che abbiamo. Io del vecchio governo non mi fidavo, del nuovo non so proprio se dovermi fidare o no.”

Se sapevo tanto almeno non avrei messo al mondo mio figlio. Io non chiedevo niente a nessuno; andavo avanti con il mio lavoro. Che colpa ne ha quel povero bambino? Tutti i progetti che avevo per lui rischiano di andare in fumo. Chiunque ha un lavoro dipendente ha qualche integrazione, almeno i contributi della pensione pagati. Non parliamo di chi può contare su uno stipendio. Ed io cos'ho? Noi non abbaimo nessuno, non siamo organizzati, non ci sente nessuno a livello politico. Non so dove sbattere la testa, credimi”.

Ed un filo di lacrima bagna la sua mascherina. E non solo la sua.

mercoledì 10 febbraio 2021

Intanto a Roseto (ah, a San Valentino quest'anno niente baci)

ROSETO. Si torna a parlare di antenne a Roseto. In particolare a Montepagano, laddove anni or sono il compianto Pio Rapagnà, assieme a molti cittadini, fu protagonista di una memorabile battaglia “anti-antenna”. Del resto, dicono, il nostro domani sarà digitale, allora...

Nel frattempo, nei giorni scorsi, vi è stato un altro tradizionale ritorno: il parcheggio di via D'annunzio, di proprietà privata, che periodicamente viene chiuso, poi riaperto, poi richiuso di nuovo in una annosa trattativa con il Comune per la cessione dell'area, pare in locazione.

Il Comune intanto prosegue imperterrito nell'assegnazione di numerosi incarichi di progettazione per questa o quella opera pubblica. Anche se, c'è da dire, persino alcune di quelle già appaltate da anni di opere pubbliche, non partono o sono sospese.

Questo alla piccola scala locale, mentre a Roma si tenta di fare un governo a larghissima base parlamentare, che pur qualche ripercussione nella politica locale potrebbe dare. 

P.s.: si avvicina San Valentino. Sarà senza baci. Tranne, forse, quelli perugina. Il sesso, infatti, è bannato. Se non tra congiunti, ovvero tra coloro che si erano conosciuti prima. Oggi niet, vietato acchiappare!

venerdì 5 febbraio 2021

Fuori rotta

Nell'epoca dei social si cambia in fretta. Mister Draghi ha già preso il posto di coach Conte nella hit-parade della popolarità. Del resto il Divo Peppe è stato bruscamente spodestato dal Pirata Fiorentino, il quale contro tutto e tutti, incurante dell'impopolarità, lo ha detronizzato a colpi di vera tattica. Quelli di sinistra (o del Pd diversamente detto), che avevano giurato: “Conte o revolution” (elettorale), hanno subito ritracciato in difesa al grido di: “Draghi è il nostro campione del mondo”. Già, solo che, fosse stato per loro, Big-Europa stava ancora a bordo campo con le scarpette appese al chiodo.

Dunque l'Ambizioso Pugliese ha dovuto rimettere il suo mandato nelle mani di un insospettabile Capo dello Stato, del quale mai si sarebbe detto autore di un simile colpo di reni. Naturalmente i ringraziamenti si sono sprecati. Succede sempre così quando una squadra silura l'allenatore.

Ora sta al banchiere europeista romano far riaccendere la lampadina dell'economia. Stilando un qualche programma intelleggibile oltralpe. Algoritmi che i predecessori avevano perduto tra banchi a rotelle e monopattini. Si dovrà dunque attingere al mercato di riparazione, per provare a raddrizzare un campionato con una stagione (alias legislatura) alquanto complicata.

Schierando intanto gli striscioni delle tifoserie, costrette a ristampare off-course i caratteri cubitali.


La parità di genere è fatto sociale

CHIETI. Un'interessante prospettiva sugli studi di genere è stata offerta dal filoso Lorenzo Gasbarrini durante un incontro promosso dal...